Terre d’acqua. Natura, cultura, economia, tradizione
“E’ un’occasione importante per accendere un riflettore sulla nostra zona”. Questo il primo commento dell’assessore regionale al Bilancio Isi Coppola, che sottolinea anche come la manifestazione punti a valorizzare i prodotti tipici dei delta e delle lagune e i loro territori. Il salone avrà cadenza biennale e punta già a farsi grande: “In questa occasione saranno presenti tutti i Delta Med (gli appartenenti all’associazione che riunisce i Delta del Mediterraneo, ndr)” annuncia il presidente del Consorzio Delta Po Adige Fabrizio Ferro, mentre il direttore Lino Tosini evidenzia che questa sarà l’occasione per presentare il nuovo marchio “Riso Delta Med”. Considerata l’importanza dell’iniziativa, è stato messo in campo un vero e proprio dispiegamento di forze: oltre alla Regione e ai tre Consorzi, partecipano anche l’ente Parco del Delta e le associazioni di categoria.
Ma quello rodigino non sarà l’unico evento di spicco del 2008: il 4 ottobre infatti il Consorzio Delta Po Adige ospiterà una tavola rotonda che vedrà la partecipazione di tutti i rettori delle Università del Veneto dedicata al tema “Didattica e ricerca per i Delta del Mediterraneo”. Per l’ottobre 2009, invece, è già fissato un convegno internazionale sulle Lagune del Delta del Po.
La presentazione di tutte queste iniziative ha offerto al Consorzio l’opportunità di fare anche un bilancio della Settimana della bonifica, un’iniziativa che “serve per far capire l’importanza delle attività che svolgiamo quotidianamente nel territorio” come spiega il presidente Ferro, che ricorda gli eventi organizzati per l’occasione: “Abbiamo avviato una serie di iniziative, come l’apertura delle idrovore e del Museo Ca’ Vendramin, la giornata della biodiversità, alcuni incontri con le scolaresche e momenti dedicati alle famiglie. Tutti hanno ottenuto un buon successo di pubblico”. Un plauso all’attività consortile arriva dall’assessore Coppola, che ricorda come “la nostra è un’area che è sorta e continua a vivere grazie alla sapiente opera di bonifica. Per questo assumono grande importanza gli interventi di recupero delle vecchie idrovore per creare un circuito di turismo di visitazione, particolarmente attento agli aspetti di archeologia industriale. Puntano a una maggiore valorizzazione anche gli interventi di vivificazione delle lagune, realizzati dai Consorzi con i finanziamenti della Regione, che una volta completati consentiranno la navigazione interna, incentivando anche questa forma di turismo già positivamente sperimentata in altri Paesi europei”.
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