Comuni: al Sud si impenna la tassazione locale
L’altro aspetto molto significativo di questa analisi condotta dalla CGIA di Mestre riguarda la situazione relativa alla copertura con le entrate proprie della spesa corrente comunale. Ebbene, nel 2006 i più virtuosi sono risultati i Comuni lombardi con una percentuale di copertura del 97,4%. Rispetto al 2003 è addirittura aumentata di 3 punti. Bene anche i Comuni del Lazio (95,7%) che rispetto al 2003 hanno incrementato la copertura di 17,1 punti. Occupano il terzo posto del podio i Comuni veneti che registrano una percentuale di copertura pari al 94,8% ( nel 2003 era inferiore di 4,2 punti). Preoccupante la situazione di molti comuni delle Regioni del Sud che presentano tassi di copertura (anche si in crescita rispetto al 2003) molto bassi. Ad esclusione delle Regioni a Statuto Speciale i Comuni della Basilicata registrano il 58,8%, quelli della Calabria il 63,6% e quelli campani del 65,3%.
In termini di tributi locali i più tartassati dai loro Sindaci sono i residenti della Liguria. Mediamente nel 2006 hanno versato nelle casse comunali ben 901 euro pro capite. Subito dopo troviamo i laziali che versano 867 euro e al terzo posto gli emiliano-romagnoli con 777 euro. “Di fronte a questi dati – commenta Giuseppe Bortolussi direttore dell’Ufficio studi – solo al Nord abbiamo una situazione che ci consente di dire che il trend registrato dal tasso di copertura tende ormai a 100. E questo sta avvenendo attraverso un contenimento delle tasse locali e una riduzione della spesa corrente. In pratica con un comportamento virtuoso. Quello che preoccupa, invece, è la situazione dei Comuni del Sud. Con coperture insufficienti spesso queste realtà comunali pareggiano i conti solo attraverso i trasferimenti regionali o statali. Una situazione che grava sulle altre realtà territoriali che una seria riforma federalista dovrà in qualche modo rivedere”.
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