Nella stima preliminare dell’Istat, l’inflazione a maggio è salita al 3,6%, contro il 3,3% di aprile, portandosi così ai massimi dall’agosto del 1996, aggiungendo che su base mensile i prezzi sono aumentati dello 0,5%. A incidere sul forte rialzo dei prezzi i carburanti e gli alimentari, come nei mesi precedenti. La benzina ha registrato un balzo del 5,2% su aprile e del 10,9% sull’anno. Per il gasolio l’aumento è stato ancora più alto con un +6,7% congiunturale e un +26,2% tendenziale. Rialzi che hanno inciso sui trasporti che complessivamente fanno segnare un +1,8% sul mese e un +6,2% sull’anno. Più in dettaglio nei trasporti aerei si registra un aumento tendenziale del 14,2% i in quelli marittimi dell’8%.
In rialzo anche la voce ‘Abitazione, acqua, elettricità e combustibili’ (+0,6% su base mensile e +6,8% su base annua).
Continuano a correre anche gli alimentari dove spiccano gli aumenti del pane con un +12,9% su base annua, della pasta con un +20,4%, del latte con un +11,1%, della frutta con un +6,8%. In generale, l’aumento è stato dello 0,4% su base mensile e del 5,7% su base annua.
L’aumento dei prezzi è una questione che assilla le famiglie degli italiani, che vedono crescere i prezzi ad un ritmo velocissimo mentre salari, stipendi e pensioni perdono ancora terreno”.
Il Presidente
Carlo Garofolini
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