Morte delle risorgive: a Lucca come a Vicenza e a Padova
L’iniziativa dal Consorzio prende spunto dallo studio dalla “morte delle risorgive”, un fenomeno in parte simile alla nostra subsidenza, registrato nell’area del “Destra Brenta”, nelle province di Vicenza e Padova. Partendo proprio dall’esperienza del Consorzio Pedemontano Brenta di Cittadella, che al convegno era rappresentato dal presidente Danilo Cuman, il Consorzio Auser-Bientina ha elaborato un’ipotesi di fattibilità, che mira ad accumulare acqua nelle falde acquifere grazie alla realizzazione di aree forestali di infiltrazione.
“Un gruppo di tecnici ha effettuato una serie di indagini sul territorio – spiega il presidente del Consorzio Ismaele Ridolfi – andando ad individuare un’area che si presterebbe ottimamente come zona pilota per effettuare una sperimentazione del progetto. In particolare, è stata indicata una porzione di territorio a Lunata, vicino al Santuario della Madonnina, nei pressi del canale Fanuccio. I risultati delle indagini sono stati sbalorditivi: qui, piantumando nuovi filari di alberi e arbusti, ed utilizzando un reticolo di canalette di alimentazione del sistema, collocate al centro di ogni filare e derivate dal sistema dei canali demaniali di irrigazione, si potrebbe creare un’area di infiltrazione che, con appena 24 ettari di superficie, consentirebbe una ricarica della falda giornaliera dell’ordine di 120mila metri cubi al giorno. Calcolando una funzionalità del sistema di 100 giorni annui (il periodo di abbondanza idrica, ed al di fuori della stagione irrigua), ciò permetterebbe di immettere nel sottosuolo qualcosa come 12milioni di metri cubi d’acqua all’anno”.
Acqua, quella che andrebbe a ricaricare la falda, che tra l’altro avrebbe tutti i requisiti di potabilità, grazie proprio all’attività di depurazione svolta degli alberi piantumati.
“L’esperienza riportata dal Consorzio Pedemontano del Brenta dimostra i costi particolarmente contenuti di un’operazione del genere – sottolinea Ridolfi – Inoltre, i proprietari dei terreni messi a disposizione per la creazione dell’area di infiltrazione otterrebbero importanti vantaggi economici, grazie alla fonte di reddito prodotta dai cedui. Il Consorzio, soggetto operativo al servizio degli enti, si preoccuperà adesso di presentare una proposta ancora più completa, in modo che sia possibile avviare in tempi brevi la fase operativa”.