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Prezzi: “adotta” un maiale a distanza contro rincari

11/06/2008
Con appena 45 euro al mese è possibile “adottare” a distanza, anche on line, un maiale di razza pregiata per farlo crescere ed alimentare in modo genuino e in un ambiente naturale e garantirsi così per tutto l’anno salumi e carne fresca di alta qualità. L’iniziativa è di Giuseppe Riggio, che gestisce una azienda agricola di Reggio Calabria, che si è aggiudicata nella categoria “esportare il territorio” il premio “Oscar Green” per innovazione in agricoltura promosso dai giovani della Coldiretti, con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. La richiesta di allevamento a distanza del maiale grecanico allo stato semibrado, previo il pagamento dell’importo per l’iscrizione, può essere spedita - sottolinea la Coldiretti - all’indirizzo email agririggio@libero.it e offre anche la possibilità di visitare il maiale durante il periodo di allevamento di dieci mesi, al termine del quale l’animale raggiunge un peso variabile tra i 150 e i 220 chili per una altezza di 1,2 metri e una lunghezza di 2 metri.

Ma altre cinque sono le idee creative premiate dai giovani della Coldiretti nell’ambito del concorso “Oscar Green”, al quale hanno partecipato centinaia di imprese agricole. A consegnare i riconoscimenti, tra gli altri. il Presidente Nazionale della Coldiretti Sergio Marini, il Delegato nazionale dei Giovani Coldiretti Donato Fanelli e il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia. L’azienda agricola Montebaducco, in provincia di Reggio Emilia di Davide Borghi si aggiudica la vittoria per la categoria “Stile e cultura d’impresa” per aver recuperato la tradizione dell’allevamento di asini con la produzione di latte, alimenti e di cosmetici a base di latte d’asina, una tradizione che affonda le radici nell’antico Egitto e nell’antica Roma. Un prodotto importante per la cura del corpo, ma utile anche per il numero crescente di bambini affetti da intolleranze alimentari e da allergie. Roberta Creta della Società agricola La Credenza (Pietravairano, Caserta) è stata premiata nella categoria “Campagna Amica” per la perizia gastronomica, ma anche la capacità di valorizzare le attività tipiche della campagna casertana con la creazione di prodotti innovativi come la gelatina di vino Aglianico e di birra artigianale del Sannio offerta a enoteche, gastronomie, ristoranti ai negozi specializzati. L’azienda agricola biologica Al Confin, (Camisano, Vicenza) di Paolo Marostegan vince per la categoria “Sviluppo locale” per aver dato un impulso unico e qualificato allo sviluppo della cultura del proprio territorio, non solo per la conservazione delle tradizioni con le sue 86 varietà di ortaggi tipici, ma anche per la costruzione di una rete di rapporti virtuosi con i cittadini consumatori come l’offerta del pacco famiglia che unisce il risparmio alla garanzia di genuinità: con 26 euro è possibile portare a casa uova, insalate, carote e tanti altri prodotti genuini in grado di soddisfare le esigenze di una famiglia per una intera settimana. Giannenrico Spoldi (Trigolo, Cremona) si aggiudica il primato nella categoria “Energia per il futuro” allevando maiali dai quali ottiene anche energia da biogas mentre nella categoria “Oltre la filiera” vince Alessandro Demarchi (Moretta, Cuneo) che con la Cooperativa Agricola Demacoop è riuscito a razionalizzare la filiera che mette in relazione gli imprenditori agricoli con la grande distribuzione e al tempo stesso a garantire sostegno alla rete dei produttori in vendita diretta e vantaggi per i consumatori.

“Le imprese agricole dell’Oscar Green - afferma Donato Fanelli, Delegato Nazionale dei Giovani Coldiretti - sono quelle che hanno saputo coniugare innovazione e tradizione per competere e sviluppare nuovi modelli di business, dando al settore agricolo e al Paese una grande prospettive di crescita”. In Italia sono quasi centomila i giovani under 35 che hanno scelto di porsi alla guida di aziende agricole che rappresentano la componente più dinamica dell’agricoltura italiana: le aziende agricole guidate da giovani hanno un fatturato superiore alla media del 75 per cento per effetto di una maggiore creatività, ma anche di una prospettiva di piu’ lungo periodo che spinge verso l’innovazione. Oltre il 33 per cento delle imprese agricole che hanno partecipato al concorso Oscar Green sono nate - riferisce la Coldiretti - dopo il 2000, piu’ della metà (55 per cento) hanno alla guida un giovane sotto i 40 anni che nei due terzi dei casi (66 per cento) è in possesso di diploma o laurea. Circa un terzo delle imprese - conclude la Coldiretti - ha superato il fatturato annuale di 100mila euro che è peraltro previsto in crescita nel 75 per cento dei casi come pure in aumento è l’occupazione (43,3 per cento).

I VINCITORI DEL PREMIO OSCAR GREEN PER CATEGORIA

Davide Borghi - Categoria “Stile e cultura d’impresa”

Azienda agricola Montebaducco, Quattro Castella, Reggio Emilia

L’azienda Agricola Montebaducco di Davide Borghi si aggiudica l’Oscar Green per la categoria “Stile e cultura d’impresa” per aver saputo coniugare felicemente la scommessa imprenditoriale con la fantasia e la creatività, innovando l’attività di allevamento di asini in forme di business originali quali la produzione di alimenti e di cosmetici a base di latte d’asina (www.montebaducco.it)

Paolo Marostegan - Categoria “Sviluppo locale”

Azienda agricola biologica Al Confin, Camisano, Vicenza

Con le sue 86 varietà di ortaggi tipici e le attività al servizio dei Gruppi di acquisto Solidale, l’azienda Agricola Biologica “Al Confin” di Paolo Marostegan vince l’Oscar Green per la Categoria “Sviluppo locale” per aver dato un impulso unico e qualificato allo sviluppo della cultura del proprio territorio, non solo per la conservazione delle tradizioni, ma anche per la costruzione di una rete di rapporti virtuosi con i cittadini consumatori come l’offerta del pacco famiglia settimanale dalla campagna. (www.alconfin.it)

Giannenrico Spoldi - Categoria “Energia per il futuro”

Società agricola Spoldi Giacomo e Bodoni Letizia, Trigolo, Cremona

Per la capacità di rendere produttivo il rispetto dell’ambiente in una visione nuova e coraggiosa dell’impresa, la Società Agricola Spoldi Giacomo e Bodoni Cristina vince l’Oscar Green per la categoria “Energia per il futuro”, a gratificare una sensibilità imprenditoriale che, coltivata opportunamente, ha reso benefici alla società e all’ambiente, oltre che all’impresa stessa. Produce cereali, alleva e lavora suini ottenendo anche energia da biogas (www.brugnole.com)

Giuseppe Riggio - Categoria “Esportare il territorio”

Azienda agricola Caterina Nocera e Salumificio Riggio, Motta San Giovanni, Reggio Calabria

Giuseppe Riggio si aggiudica l’Oscar Green per la categoria “Esportare il territorio”, perché l’azienda Agricola di Caterina Nocera e il Salumificio di Giuseppe Riggio rappresentano un punto di forza della presenza della cultura calabrese nel mondo. Forza che deriva dalla promozione di tutto il territorio oltre che delle qualificate attività produttive che sono conosciute, grazie anche a una instancabile attenzione alla divulgazione e alla formazione. La coltivazione di agrumi, olivi, viti, ortaggi e altri seminativi insieme all’allevamento di equini, ovini e caprini sono la base della produzione dell’azienda che ha un punto qualificante nell’allevamento dei suini grecanici da cui ricava salumi naturali senza conservanti venduti direttamente al pubblico anche con l’iniziativa “Adotta un maiale”.

Roberta Creta - Categoria “Campagna Amica”

Società agricola La Credenza, Pietravairano, Caserta

Con la premiazione della società agricola “la Credenza” di Roberta Creta per la categoria “Campagna Amica” si sottolinea non solo la perizia gastronomica, ma anche la capacità di valorizzare le attività tipiche della campagna casertana in una relazione così efficace con il pubblico dei consumatori che denota particolare sensibilità nella conduzione dell’impresa e nella gestione della produzione. Dalla gelatina di Aglianico a quella di birra artigianale ono alcuni dei prodotti innovativi offerti dall’azienda. E’ una piccola, ma qualificata impresa campana di produzione e trasformazione dell’ortofrutta con vari ed eterogenei pubblici di riferimento, dalle enoteche alle gastronomie, dai ristoranti ai negozi specializzati (www.lacredenza.it)

Alessandro Demarchi - Categoria “Oltre la filiera”

Cooperativa Agricola Demacop, Moretta, Cuneo

La Cooperativa Agricola Demacoop di Alessandro Demarchi si aggiudica l’Oscar green per la categoria “Oltre la filiera” per essere riuscita a razionalizzare la filiera che mette in relazione gli imprenditori agricoli con la grande distribuzione e al tempo stesso a garantire sostegno alla rete dei produttori in vendita diretta e vantaggi per i consumatori. Rifornisce la grande distribuzione di ortaggi proposti come prodotti di prima gamma oppure trasformati in prodotti confezionati o di quarta gamma, sviluppando anche iniziative con il mondo della ristorazione.

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