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Aumentano i pignoramenti e le esecuzioni immobiliari

15/06/2008
Aumentano i pignoramenti e le esecuzioni immobiliari legati all’insostenibilità del mutuo. In base alle informazioni raccolte nei tribunali le città con le più alte percentuali sono l’Aquila (41%) e Lecce (35%). Ma le percentuali dei pignoramenti restano sempre a due cifre anche per Milano (22%), Roma e Perugia (21%), Monza e Firenze (25%), Como (26%), Mantova (18%), Rovigo e Padova (19%), Venezia (28%), Macerata (27%), Napoli (29%), Bari, Brescia e Torino (24%) e Verona (22%).

Le cause sono il grave deterioramento del credito e il rischio di insolvenza. Sono 3,2 milioni di famiglie indebitate a tasso variabile che tra crisi della quarta settimana e caro-rate non ce la fanno più a ripagare mutui e prestiti.

Dall’ultimo rapporto annuale dell’Istat, il 13% delle famiglie italiane ha un mutuo e paga una rata di 559 euro al mese in media. Ma l’istituto di statistica riscontra anche un andamento in aumento non solo per la percentuale di famiglie che si è fatta carico di un mutuo per comprare casa (era il 12% nel 2004) ma anche per la rata, lievitata di quasi 100 euro in due anni.

Benzina sul fuoco se si aggiungono le parole annunciate dal presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, che non ha escluso un aumento del costo del denaro dal 4% al 4,25% per il prossimo mese. Una manovra che secondo il numero uno dell’Eurotower servirà a fronteggiare la minaccia dell’inflazione. Anche se nel breve termine la conseguenza più immediata sarà di alzare ancora un po’ le rate dei mutui a tasso variabile.

Il Presidente

Carlo Garofolini

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