L’Istat conferma l’inflazione a maggio al 3,6% ed un aumento dello 0,5%, su base mensile. Per la spesa quotidiana relativa ai beni ad «alta frequenza d’acquisto», che vanno dagli alimentari alle bevande, dall’affitto alle spese al ristorante, dai carburanti ai trasporti, dai giornali ai tabacchi, l’inflazione a maggio è stata ben più alta del tasso generale salita al 5,4%, dal 5,1% di aprile.

In un annno la pasta è aumentata del 20,7%, i prezzi di pane e cereali dell’11,3% su base annua il prezzo della benzina del 5,2% su base mensile e del 10,9% su base annua, il gasolio del 6,7% su base mensile e del 26,2% su base annua. Effetti dei rincari energetici anche su casa (+0,6% e +6,8%) e trasporti (+1,8% e +6,2%).

Ritengo molto grave che tra i prodotti più soggetti ai rincari ci siano sempre gli alimentari e i carburanti ormai stiamo assistendo ad un progressivo impoverimento delle famiglie italiane sempre più in gravi difficoltà finanziarie.

Il Presidente

Carlo Garofolini

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