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Semplificazione e riforme per un nuovo miracolo economico

18/06/2008
Nel 2008 anche l’economia e la società venete rischiano di rallentare il proprio sviluppo. Il PIL crescerà molto meno dell’anno scorso, freneranno anche i consumi delle famiglie. Ma l’occupazione aumenterà, sia pure meno che in passato, e calerà ulteriormente la disoccupazione. Anche l’export crescerà a ritmi sostenuti. Ombre e luci, più fitte le prime che brillanti le seconde, nel rapporto semestrale sull’economia veneta 2007 e i suoi scenari, che la Confartigianato del Veneto ha realizzato con il centro studi Sintesi, su dati Prometeia. “Il dato più significativo che emerge dall’indagine, secondo me, è la straordinaria capacità di tenuta del nostro sistema economico, nonostante le difficoltà generali, l’inflazione importata e la situazione di collasso che caratterizza servizi e infrastrutture –commenta il presidente della Confartigianato del Veneto, Claudio Miotto- Però è evidente che le difficoltà aumentano, e se non si vedranno rapidamente risultati sul fronte delle infrastrutture, della lotta agli sprechi e alla burocrazia, il sistema economico e la società entreranno in affanno, perché non sono una variabile indipendente rispetto al resto del sistema”.

Quest’anno, in base all’indagine, il PIL veneto crescerà dello 0,7%, ben al di sotto dell’ 1,8% dell’ano scorso, ma più dello 0,5% della media nazionale. Quanto ai consumi delle famiglie, l’aumento previsto è di 0,5 punti, molto meno dell’1,2% calcolato appena sei mesi fa; l’anno scorso la spesa delle famiglie venete ha messo a segno un più 1,4%. Insomma, non stiamo diventando più poveri, ma nemmeno più ricchi. Forte rallentamento anche per gli investimenti fissi: da un aumento dello 0,7% del 2007, si scende quest’anno ad un modesto aumento di 0,1 punti.

Frena anche la dinamica del valore aggiunto: per l’industria l’1,8% di aumento del 2007 scende allo 0,%; le costruzioni si fermano (più 0,3% nel 2007, più 0,1% quest’anno) e i sevizi passano da un incremento del 2,1% (consuntivo 2007) all’1,0%. Si mantiene, invece, il trend dell’agricoltura: più1,6 nel 2007, più 1,5 quest’anno.

Segnali positivi, infine, dovrebbero venire dal commercio estero. Le esportazioni del Veneto, dopo la frenata dell’ anno scorso (meno 0,9%), dovrebbero riprendersi, crescendo di 2,3 punti, mentre le importazioni, aumentate nel 2007 di 1,3 punti, dovrebbero lievitare di un altro 2,2%. “Le dinamiche del nord Est, e del Veneto in particolare, restano positive rispetto alla media nazionale –commenta Miotto- Risulta evidente, dall’indagine, che nonostante le difficoltà resta sostanzialmente intatta la capacità del sistema economico di produrre ricchezza e benessere. Con la semplificazione e le riforme un nuovo miracolo economico è possibile, ma servono coraggio e orgoglio nelle decisioni da parte del nuovo Governo. Allentare la pressione fiscale, che oggi è al 43,3% del Pil, davvero insostenibile, eliminare la burocrazia superflua, che pesa per ben 11,4 miliardi di euro l’anno sulle piccole e micro imprese italiane; abbattere i costi dell’energia, superiori del 38% rispetto alla media europea, e quelli della giustizia, che pesano per 2,3 miliardi di euro l’anno, sono le dis-economie su cui intervenire più urgentemente”.

“Un esempio concreto –conclude Motto- in materia fiscale chiediamo l’avvicinamento del momento del pagamento delle imposte all’effettiva disponibilità finanziaria e l’introduzione della tassazione per cassa in favore delle imprese con volumi d’affari ridotti, che maggiormente risentono del peso del ricorso al credito per il pagamento delle imposte”.

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