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Raggiunto l’accordo sui regimi di orario “salva imprese”

26/06/2008
E’ arrivata l’auspicata revoca del fermo trasporti. Una buona notizia che, per il mondo dell’autotrasporto artigiano veneto, si somma a quella del raggiungimento di un importante accordo sindacale sui regimi di orario. Dopo oltre un mese di trattative infatti, Confartigianato Trasporti, Fita Cna, Sna Casartigiani con Filt-Cgil Fit-Cisl e Uil Trasporti del Veneto hanno raggiunto un importante accordo regionale, primo nel suo genere in Italia, per il settore autotrasporto merci conto terzi. E’ un’ intesa che permette alle imprese di applicare ai lavoratori discontinui (quelli che lavorano per trasporti non programmabili) -inquadrati al liv 3 S- regimi di orario diversi rispetto a quanto previsto dalla legislazione nazionale. Tale opportunità è legata all’inoltro di una domanda da parte dell’impresa fino ad 8 dipendenti ad una struttura paritetica bilaterale che valuterà l’ accoglimento. Il nuovo regime di orario applicabile porta la durata media a 58 ore settimanali e la durata massima a 61 ore qualora in un periodo di 6 mesi la media delle ore di lavoro non superi il limite delle 58 ore settimanali. Questa procedura è aperta anche alle imprese non artigiane che, per potervi accedere, dovranno iscriversi ad Ebav ed applicare il complesso degli accordi sindacali in essere nell’artigianato.

“Non esitiamo ad affermare –commenta, Danilo Vendrame presidente Confartigianato Trasporti del Veneto- che abbiamo stabilito delle nuove regole che risulteranno determinanti per la sopravvivenza del trasporto conto terzi che, nel mondo artigiano, pesa per l’85% delle imprese. Il trasporto cosiddetto discontinuo o non programmato, ha di per se molti tempi morti. Regole troppo restrittive sull’orario complessivo di lavoro avrebbero determinato un incremento di costi insopportabile soprattutto in questo momento in cui le aziende devono fare già i conti con un prezzo del gasolio stellare e pedaggi in continua crescita”.

“Un accordo “salva imprese” quindi, -precisa Angiolina Semenzin Mignolli presidente regionale di Fita-cna- che molto deve alle ottime relazioni sindacali in atto in questa regione e che ci hanno permesso di discutere profondamente ma con grande senso di responsabilità e di concretezza con tutte e tre le Organizzazioni dei lavoratori”.

“Si tratta del primo accordo di questo genere siglato in Italia –sottolineano i rappresentanti di Filt-Cgil Fit-Cisl e Uil Trasporti del Veneto- e presenta alcune peculiarità che lo rendono aderente al sistema di relazioni sindacali in essere nella nostra Regione. Ad esempio è stata rafforzata la parte della comunicazione che le azienda e le Organizzazioni Sindacali operano nei confronti del dipendenti, tenuto anche conto delle indicazioni previste dall’art. 8 del D. Lgs. 234/07. Certo è che il mancato adempimento delle imprese sulla procedura comporterà l’applicazione del normale orario di lavoro che non potrà superare le 48 ore medie settimanali estendibile a 60 ore solo se su un periodo di 4 mesi la media delle ore di lavoro non venga superata la media di 48 ore settimanale. Della dichiarazione di discontinuità delle attività sono pienamente responsabili le imprese. Spiegheremo nell’abito di assemblee provinciali ai lavoratori il senso dell’accordo, confermando il loro ruolo di protagonisti nel processo che abbiamo avviato nella nostra Regione”.

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