Nordest: tir-roristi al volante? No, ma emergenza sicurezza
Queste dichiarazioni trovano conferma dall’analisi che la CGIA ha fatto dei dati delle Autovie Venete (società che ha in concessione questa tratta autostradale). Ebbene, dal 2002 al 2006 i Tir sono stati protagonisti di quasi il 37% degli incidenti stradali sulla Venezia - Trieste; per la precisione gli incidenti che hanno visto coinvolti degli autotreni sono stati 1.876 su un totale di 5.082. Ma c’è di più. Gli ultimi dati disponibili, ovvero quelli che includono anche il primo trimestre del 2007, mettono in evidenza come l’emergenza sicurezza giunga soprattutto dall’estero. Dal 2002 al primo trimestre del 2007 su un totale di 2015 incidenti che hanno visto coinvolto un mezzo pesante, il 65, 5 % dei casi si è trattato di autoarticolati stranieri. Quali le ragioni di questo trend così preoccupante ? “Innanzitutto – prosegue Bortolussi – va detto che in questi ultimi anni i volumi di traffico da e per l’Est Europa sono quasi raddoppiati. Quindi il numero dei transiti è in costante aumento e questo in parte giustifica anche l’aumento degli incidenti. Ma la causa principale di tutto ciò è legato al fatto che questi operatori stranieri guidano in condizioni di scarsa sicurezza perché non rispettano la nostra normativa in materia di orari di guida. Ergo, aumenta la fatica, la stanchezza e quindi le distrazioni che sono ai primissimi posti come cause di incidenti. Ma c’è di più. Per non sentire la stanchezza è sempre più diffuso tra questi autisti l’abuso di alcol e di psicofarmaci”.
Dalla CGIA fanno notare che se questa situazione sta creando una vera e propria emergenza sicurezza sulle strade del Nordest, non vanno nemmeno dimenticate le ricadute economiche che questa situazione sta creando. Ovvero, la concorrenza sleale che questi vettori stranieri stanno praticando nei confronti di molti piccoli padroncini ormai alle corde per gli effetti del caro gasolio. Che fare per contrastare questa situazione ?
“ A mio avviso – conclude Giuseppe Bortolussi – bisogna agire su più versanti. In attesa che venga realizzata la terza corsia si devono aumentare i controlli da parte delle forze dell’ordine. Ma questa azione da sola non è sufficiente. Occorre realizzare nuovi spazi attrezzati per la sosta notturna degli autotreni e soprattutto dar luogo ad una vera e propria campagna informativa su tutto il tratto autostradale e nelle aree di sosta con dei display che in lingua straniera informino 24 ore su 24 sulle corrette modalità di guida che questi autisti devono attenersi”.
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