A contribuire la crisi abitativa in Italia non è soltanto il caro mutuo ma anche il caro affitti. A rilanciare il tema della crisi abitativa è il Sunia, il sindacato degli inquilini, che ha elaborato i dati relativi allo scorso anno precisando che su 43.394 sfratti eseguiti, il 77,3% riguardava inquilini che avevano smesso di pagare l’affitto. Mentre negli ultimi cinque anni sono state 160.000 le famiglie sfrattate per morosità.

Roma si colloca in testa per numero di affittuari morosi con le sue 3.606 famiglie allontanate dalle proprie abitazioni in affitto; segue Milano (1.302 famiglie), Torino (1.311) e Firenze (1.146). Prato la provincia italiana con la percentuale più alta (749), mentre Palermo la prima del Sud (1.056).

Tra le regioni il primato va invece alla Lombardia; segue l’Emilia Romagna, il Lazio, la Toscana e il Piemonte.

Proseguendo nella graduatoria delle città più colpite dal fenomeno della morosità abbiamo Torino con famiglie sfrattate, Milano, Firenze, Palermo. Analizzando i dati emerge con forza che il dramma degli sfratti per morosità travalica le grandi città e colpisce in special modo le città del nord come Brescia, Modena, Verona, Varese disegnando una nuova mappa dell’emergenza abitativa.

Fra le Regioni quella con il maggior numero di sfratti per morosità è la Lombardia con 4.990 famiglie sfrattate, seguita dall’Emilia Romagna con 4.158, dal Lazio con 4.161, dalla Toscana con 3.637 e dal Piemonte con 3.432.

Per il Sunia, ma anche per l’ADICO occorre intervenire immediatamente, realizzando “una inversione culturale in Italia dove si interviene rapidamente per sostenere le famiglie in difficoltà nel pagamento del mutuo e non si fa niente per aiutare quelle sotto sfratto per morosità”.

Il Presidente

Carlo Garofolini

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