Un risultato eccezionale, inimmaginabile alla vigilia”. Marcello Fonti, allenatore in seconda della Nazionale italiana maschile, inquadra così l’ottavo posto ottenuto dagli Azzurri ai Campionati Mondiali Universitari di Pallamano, manifestazione organizzata dal Cus Venezia negli impianti di Jesolo, Meolo e Oderzo. Pivot tra i più forti di tutti i tempi in Italia, Fonti è soddisfatto che come si è comportata la squadra allenata da Neven Andreasic. “Abbiamo chiuso questi mondiali all’ottavo posto, un traguardo che all’inizio sembrava impossibile - spiega il tecnico - non possiamo non ringraziare tutti i nostri giocatori per quanto hanno dato negli ultimi quattordici giorni. Siamo anche stati un po’ sfortunati, considerando gli infortuni subiti da Masia e Skatar. Questo ottavo posto, comunque, resta un traguardo mai raggiunto in passato dalla F.I.G.H. (Federazione Italiana Gioco Pallamano, ndr)”.

Una spedizione positiva, insomma, nonostante le sconfitte subite a partire dai quarti con Bielorussia, Georgia e Serbia. “La tenuta fisica è un problema legato a più fattori - sottolinea Fonti - a cominciare dal fatto che le nostre società giocano fino a maggio. Alcuni ragazzi, poi, hanno avuto problemi di studio, Dallago ad esempio si è potuto aggregare al gruppo solo il 4 luglio, visto che il giorno precedente doveva sostenere un esame”. Fonti, infine, dà anche un giudizio globale a questi Mondiali: “Ho visto in campo un buon livello di gioco”, afferma, “quasi tutte le squadre avevano in rosa giocatori della nazionale maggiore, la Georgia ad esempio poteva schierare uno dei portieri più forti al mondo. Il Palaturismo di Jesolo, dove si sono giocate le gare maschili, si è poi rivelato un impianto eccezionale”.

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