Come a Danzica nel 2006 e a Chelyabinssk 2004 anche a Jesolo il Mondiale Universitaro di pallamano si conclude con il trionfo della Russia. Il 33-17 sui cugini della Bielorussia consegna ai biancorossi il terzo titolo consecutivo, ottenuto al termine di un campionato che pur era cominciato con il piede sbagliato, con una sconfitta di misura con la Turchia. Grazie a un finale in crescendo i russi hanno eliminato (in rimonta) la Serbia nei quarti e l'Austria in semifinale, per poi travolgere una Bielorussia che pur, non più tardi di una ventina di giorni fa, aveva battuto addirittura la Russia “A” e non universitaria. Nell'ultimo atto i rossoverdi di coach Znuk sono parsi in debito di ossigeno dopo la maratona vinta ai rigori in semifinale contro la Turchia, ma ciò non basta comunque a spiegare una prestazione davvero da dimenticare. Imprendibile Lomakin, infallibile Ivanov, al resto hanno pensato i portieri respingendo le conclusioni avversarie. Una finale che, contrariamente a quella femminile tra Turchia e Ungheria (27-26) non è mai stata in bilico, quasi non è nemmeno cominciata. Un trionfo in piena regola, salutato dagli oltre 800 spettatori con la meritata standing ovation.

BIELORUSSIA 17

RUSSIA 33

BIELORUSSIA: Ladutska M., Gribov, Isachonak 4, Yakavlev, Shylovich 1, Barzankhov 6 , Ladutska A. , Lisitsa 1, Gromyka 2, Mikhuta , Nedaliuka 2, Vinnik , Chystabayev 1. Coach: Znuk.

RUSSIA: Titov, Moskalenko , Lomakin 10, Zotov 2, Orlov 4, Skopintsev 2, Rubizov 6, Razin , Okishev 1, Novoselov 2, Kalinichenko, Bogdanov, Ivanov 6. Coach: Solovyev.

ARBITRI: Opava e Valek (Repubblica Ceca)

NOTE: primo tempo 6-14.