Inflazione: Istat; niente vacanze per un italiano su due
Se l’aumento dei prezzi favorisce il calo dei consumi a tavola con riduzioni record per il pane (- 5,5 per cento) e la pasta (- 2,5 per cento) e in generale una grave stagnazione delle quantità di prodotti alimentari acquistate dalle famiglie (- 0,4 per cento) nel primo trimestre secondo Ismea Ac Nielsen, contrazioni piu’ sensibili rispetto ai prodotti alimentari si registrano per altri beni e servizi. Gli effetti del caro petrolio sui bilanci familiari hanno determinato - precisa la Coldiretti - una maggiore attenzione alle spese essenziali, che sono difficilmente comprimibili, come quelle alimentari a scapito degli altri beni e servizi, come hanno dimostra il bilancio altamente negativo denunciato da Federalberghi per la stagione turistica in corso e lo scarso successo dei saldi nel settore dell’abbigliamento. Nella difficile congiuntura economica sta cambiando - afferma la Coldiretti - la priorità delle spese dei cittadini che se potessero disporre di 100 euro in piu’ nel 20 per cento dei casi li destinerebbero al cibo, nel 17 per cento all’acquisto di vestiti, al 14,5 per cento per cene, al 13,5 per libri, dischi e riviste secondo una indagine Axis per la Fipe.
E anche a tavola l'aumento dei costi di trasporto dovuto ai record fatti segnare dalla benzina fa lievitare il consumo di prodotti locali e di stagione che due italiani su tre dichiarano di acquistare con regolarita', secondo lo studio Coldiretti - Swg "L'opinione degli italiani sull'alimentazione" dal quale emerge che con il risparmio gli italiani riscoprono il legame con il proprio territorio e si rifugiano negli alimenti prodotti nella zona in cui vivono. Una esigenza dettata dal fatto che i costi del trasporto incidono per quasi un terzo del prezzo di vendita dei prodotti che nel nostro Paese viaggiano per l'86 per cento su strada.
Secondo un recente studio - riferisce la Coldiretti - un pasto medio percorre più di 1.900 km per camion, nave e/o aeroplano prima di arrivare sulla tavola e spesso ci vogliono più calorie di energia per portare il pasto al consumatore di quanto il pasto stesso provveda in termini nutrizionali. Peraltro, privilegiando l'acquisto di prodotti locali e di stagione oltre a risparmiare - conclude la Coldiretti - si salva l'ambiente dall'inquinamento dovuto all'emissione di gas serra responsabili dei cambiamenti climatici.