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Nasce la scuola di pasticceria Dieffe di Padova

16/07/2008
Praticamente una sicurezza. Le proiezioni dell’Unione provinciale artigiani di Padova sulle prospettive di lavoro per gli aspiranti pasticceri parlano chiaro. I laboratori artigianali, spesso di altissima qualità e di gran nome, faticano a trovare personale giovane e preparato. Ecco perché a Granze di Camin, nella periferia sud-est di Padova, accanto alla rodata scuola per commis di sala e commis di cucina nascerà, in collaborazione con la categoria pasticceri dell'Unione Provinciale Artigiani di Padova, la scuola di pasticceria Dieffe, a cui potranno accedere i ragazzi in possesso di licenza media inferiore.

Di ristorazione e materie affini Dieffe può vantare una più che discreta esperienza. Le sue cinque scuole di Venezia Marghera, Ponte di Brenta e Granze di Camin (Pd), Lonigo (Vi), e Valdobbiadene (Tv) sfornano - è il caso di dirlo - cento diplomati all’anno, giovani cuochi e barman contesi dai migliori ristoranti ed hotel del Veneto, che ben volentieri li ospitano in stages, certi di assicurarsi preziose risorse umane formate. Ed è così da anni.

Con la pasticceria le prospettive sono analoghe. «Anzitutto perché non parliamo di un corso, ma di una scuola con tutti i crismi, cioè di un percorso triennale», spiega la coordinatrice della sede di Granze di Camin, Francesca Martellato, «al termine del quale viene conseguito il diploma di qualifica professionale. Un titolo che ha lo stesso valore del titolo di studio conseguito negli istituti professionali di Stato».

In secondo luogo per il metodo di lavoro ormai sperimentato. «Il nostro slogan rimane sempre “imparare facendo”», spiega la professoressa Martellato. Gli studi a Granze di Camin sono basati per il 50 per cento sulla teoria e per il 50 per cento sulla pratica. «Ma anche tutte le materie teoriche sono orientate alla pratica. Ad esempio le lezioni di informatica servono per imparare a scrivere i menù e l’insegnamento delle lingue è orientato alla terminologia pasticciera». «Questo iter formativo», spiega Emanuela Berenato, coordinatrice didattica della scuola, «è adatto a ragazzi che probabilmente in altre scuole incontrerebbero difficoltà, a causa dell’assetto eccessivamente astratto dell’insegnamento, e che in questa invece possono spendere tutti i loro talenti. Il puntare sulla manualità, sulla pratica, aiuta a scoprire anche le potenzialità in altri campi. Ad esempio la matematica si impara sporzionando, calcolando le dosi e le misure».

L’inizio dei corsi è previsto per il prossimo settembre. I ragazzi si troveranno subito alle prese con materie pratiche quali sicurezza sul lavoro, laboratorio di pasticceria, orientamento ai laboratori di cucina, sala bar e ricevimento, oltre all’educazione fisica. Accanto a queste anche le materie più teoriche quali tedesco, inglese, lingua italiana, accoglienza ed orientamento, etica, matematica, informatica e comunicazione multimediale, scienze dell’alimentazione, storia, geografia ed educazione civica. E dal secondo anno, tutti in stage. Altre informazioni tecniche: i corsi si tengono dal lunedì al venerdì. Il sabato è libero, cosa generalmente molto apprezzata da ragazzi e famiglie. La sede è in via Granze Sud 8 presso la parrocchia di San Clemente.

Per la campagna di lancio (ci sono già vari iscritti), la Dieffe ha puntato sull’ironia; un pasticcino con una mezza fettina di limone a mo’ di sorriso e lo slogan: «Per i tuoi debiti formativi devi portare tre torte della nonna e due Saint Honoré». Battute a parte, pensare a dolci prospettive per chi si iscrive non è difficile.

Per informazioni chiamare il n. tel. 049/8962211 - fax 049/8969241 o spedire un’e-mail all’indirizzo cfp.padova@dieffe.com

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