Presso il Centro Culturale Candiani di Mestre è stato presentato il terzo Rapporto sulla produzione culturale nel Comune di Venezia, relativo all’anno 2005. L’apertura dei lavori è stata affidata come di consueto a Giuliano Segre, Presidente della Fondazione di Venezia, promotore del progetto fin dalla sua nascita nel 2003, che ha lasciato a Francesco Sbetti di Sistema il compito di illustrare nel dettaglio il Rapporto. L’hanno commentato e discusso Roberto Ellero, direttore del Centro Culturale Candiani, Stefano Micelli, presidente del Coses, Amerigo Restucci, consigliere di amministrazione della Biennale di Venezia, Alberto Rossetti, direttore di Civita Servizi e consigliere di amministrazione di Ingegneria per la Cultura, Luca Zan, professore ordinario del Dipartimento di scienze aziendali dell’Università di Bologna e Giandomenico Romanelli, direttore dell’area Beni e Attività Culturali del Comune di Venezia, con la moderazione di Enrico Tantucci de La Nuova Venezia.



I dati utilizzati per la costruzione del rapporto sono quelli raccolti dal sito www.agendavenezia.org, (un prodotto della Fondazione di Venezia) che documenta le manifestazioni e iniziative culturali promosse in città e, a partire da questa edizione, nei centri culturali più importanti della provincia, attraverso un censimento di tutti gli eventi che si sono svolti, evidenziando chi li ha prodotti e quali sono stati i luoghi destinati a ospitare le manifestazioni.



Lo studio misura la capacità produttiva in termini culturali della città che dalla cultura trae un importante indotto occupazionale e, al contempo, un veicolo di sviluppo del ruolo culturale di Venezia e della provincia nel panorama internazionale.



In particolare, nel corso del 2005 nell’area veneziana si sono svolti 1.922 eventi di carattere culturale, di cui 1.674 nel Comune di Venezia, organizzati da quasi 120 enti, associazioni e soggetti privati.

Nel 2004 gli eventi nel Comune di Venezia erano stati 1838 (1.500 nel 2003 e le 1222 del 2002), il numero di eventi quindi è calato nel capoluogo lagunare, ma il calo è compensato da un netto aumento della durata media degli eventi stessi (e quindi delle giornate evento) che sono salite a 13.629 (13.153 a Venezia) contro le 9.210 giornate evento del 2004.

La maggior parte degli eventi (soprattutto mostre e attività convegnistiche) si concentra nel centro storico (66,9%), seguito dalla Terraferma (17,7%), dal Resto della Provincia (Riviera del Brenta, Cavallino e Veneto Orientale – 13%), e dal Lido e Isole (2,5%).

I maggiori organizzatori sono il Comune di Venezia (245 eventi), il Circuito Cinema (163), le Università Veneziane, l’Ateneo Veneto, le Fondazioni Biennale e La Fenice, mentre i luoghi dove si svolge il maggior numero di manifestazioni cultuali sono il Centro Candiani (142 eventi), lo spazio Mondadori (116), l’Ateneo Veneto (106) e l’Auditorium Santa Margherita.

La classificazione più importante riguarda tuttavia la ripartizione delle manifestazioni tra culturali, religiose, sportive e di intrattenimento generico: nella fattispecie, conferenze e convegni (557 eventi) coprono il 34,2% dell’offerta totale, la musica (367 eventi) il 22,6%, le rassegne cinematografiche (208 eventi) il 12,8%, il teatro e danza (273 eventi) l’16,8%, le Arti visive (222 eventi) il 13,6%.

Per quanto riguarda invece la divisione degli eventi nel corso dell’anno solare, la ripartizione è piuttosto equa, fatta eccezione per un forte calo dell’attività nei mesi di luglio (58 eventi) e agosto, (39) e per un picco nel mese di novembre con 215 eventi.

Un’ulteriore novità del terzo rapporto riguarda la realizzazione di un’indagine realizzata nei primi mesi del 2006 sui 120 produttori di eventi culturali a cui ha partecipato il 40% degli intervistati (48 risposte).

I produttori di eventi culturali sono per il 63,8% costituiti in forma di associazione, il 17% sono istituzioni, il 14,9% fondazioni e il 4,3% società, e sono sostenuti per il 33% da istituzioni pubbliche, per il 16% da finanziatori privati e per il 19% da autofinanziamento, mentre la vera e propria attività culturale contribuisce al finanziamento dei produttori per il 32% (13% proventi da attività permanenti e 19% da eventi temporanei).

Un dato importante riguarda il numero di persone che sono state impiegate complessivamente nel 2005, che si attesta a oltre 3.000 unità, di cui il 63,5% è impiegato a titolo permanente come dipendente. Questo dato è un’ulteriore conferma dell’importanza del settore culturale a Venezia non solo in termini di offerta e di stimolazione della società ma anche in termini di valore occupazionale e economico.