Indagine congiunturale imprese manifatturiere in Veneto
L’occupazione ha registrato una flessione del -1,6 per cento, mentre è aumentata quella straniera +2,9 per cento.
Le performance sono migliori per le piccole e medie imprese (con 10 addetti e più) rispetto alle microimprese (2-9).
Le microimprese. Il bilancio negativo del secondo trimestre 2008 dell’industria manifatturiera veneta è da attribuire principalmente alle difficoltà delle microimprese. Nel confronto con lo stesso periodo del 2007, l’indice della produzione ha registrato una marcata contrazione del -4,1 per cento. Anche il fatturato ha registrato un andamento negativo con una diminuzione del -4,1 per cento su base annua.
Le piccole e medie imprese. Nonostante le performance siano migliori, anche le piccole e medie imprese (almeno 10 addetti) hanno evidenziato segnali di rallentamento nei principali indicatori economici. Nel periodo aprile-giugno l’indicatore della produzione ha registrato un calo del -0,4 per cento rispetto al corrispondente periodo del 2007.
Sotto il profilo dimensionale, le piccole imprese (10-49 addetti) hanno segnato l’andamento migliore, con una variazione positiva del +0,2 per cento su base annua.
I settori. Nel confronto con il secondo trimestre del 2007, l’indice della produzione industriale ha evidenziato una crescita nel settore dei metalli e prodotti in metallo (+1,6%) e delle macchine utensili (+1,1%). Il comparto dell’alimentare, bevande e tabacco e della gomma e plastica hanno mostrato una situazione di stabilità, mentre gli altri settori hanno presentato andamenti negativi, con le diminuzioni più marcate per le altre imprese manifatturiere (dove prevale il settore orafo) e per il legno e mobilio, che hanno messo a segno rispettivamente un -4,7 per cento e -3,4 per cento.
Gli altri indicatori
FATTURATO
Nel periodo aprile-giugno 2008, l’indice del fatturato è aumentato del +0,9 per cento, in linea con la crescita dei primi tre mesi. Le variazioni tendenziali più marcate hanno riguardato i settori delle macchine utensili (+5,9%), dell’industria della gomma e plastica (+4,0%) e della produzione di metalli e prodotti in metallo (+3,1%).
Per quanto riguarda il profilo dimensionale, le medie imprese (50-249 addetti) hanno registrato l’incremento maggiore (+3,3%), seguite dalle piccole imprese (10-49 addetti), con una crescita del +0,8 per cento. Le grandi aziende (250 addetti e più) e le microimprese (2-9 addetti) hanno invece sottolineato delle dinamiche negative rispettivamente del -2,8 per cento e del -4,1 per cento.
ORDINATIVI
Su base annua gli ordini interni sono diminuiti del -2,2 per cento, con dinamiche negative per tutte le dimensioni di impresa, più marcate nelle microimprese e nelle grandi imprese. Incrementi positivi si sono registrati nelle industrie dei metalli e prodotti in metallo (+1,6%) e dell’alimentare (+1,5%), mentre forti contrazioni si sono evidenziate nelle altre industrie manifatturiere (-8,4%), nel tessile (-5,2%) e nella lavorazione del marmo, vetro ceramica e altri minerali non metalliferi (-5,1%).
Stazionari anche gli ordinativi esteri che hanno segnato, rispetto al corrispondente periodo del 2007, un -0,7 per cento, per effetto dell’andamento negativo (-8,5%) delle imprese di grandi dimensioni (250 addetti e più). Positiva, invece, la performance delle microimprese (+8,9%). Sotto il profilo settoriale le variazioni più marcate hanno riguardato l’industria cartaria (+7,9%) e l’industria alimentare (+3,3%).
EXPORT
Rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, le imprese manifatturiere con almeno 10 addetti hanno registrato un aumento del 3,1 per cento, da ricondurre principalmente alle vendite all’estero delle medie imprese (50-249 addetti), che hanno evidenziato un +5,2 per cento. Più contenuto il contributo delle piccole imprese (10-49 addetti) che hanno registrato un +2,5 per cento, mentre negativa è risultata la performance delle grandi imprese (250 addetti e più), che hanno siglato un -1,3 per cento, vanificando così l’ottima dinamica registrata nel primo trimestre del 2008.
Particolarmente accentuato l’incremento delle esportazioni nel settore delle macchine utensili, che ha segnato un +9 per cento, e dell’industria alimentare, bevande e tabacco (+5,8%). Buone le performance anche dell’industria dei metalli e prodotti in metallo (+4,2%) e della gomma e plastica (+3,5%).
OCCUPAZIONE
Si indebolisce la dinamica occupazionale nel secondo trimestre del 2008. Infatti, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, l’indicatore ha evidenziato un -1,6 per cento.
In crescita l’occupazione extracomunitaria che su base annua ha evidenziato un +2,9 per cento.
DICHIARAZIONE DI FEDERICO TESSARI
PRESIDENTE UNIONCAMERE DEL VENETO
“ L’economia veneta sta affrontando un ciclo di “galleggiamento” ed i dati del secondo trimestre 2008, soprattutto la produzione e gli ordinativi, lo testimoniano. Purtroppo anche la nostra economia regionale è condizionata dal rallentamento dell’economia mondiale – commenta Federico Tessari Presidente di Unioncamere del Veneto. Comunque gli indicatori evidenziano che se il mercato interno ed i consumi danno segni di sofferenza, ma questa non è più una novità, il fatturato e le esportazioni continuano a crescere. A dispetto del prezzo del petrolio e dell’energia, del costo delle materie prime e nonostante l’euro ancora troppo forte. Purtroppo il fallimento dei negoziati WTO (World Trade Organization) possono creare nuove difficoltà alle nostre imprese proiettate sui mercati esteri. Un eccesso di protezionismo non fa bene all’economia.
Per ora però, puntando sulla qualità dei prodotti, le imprese venete stanno dimostrando di essere ancora competitive sui mercati esteri e di trascinare il resto dell’Italia con performance superiori alla media nazionale ferma al -0,7 per cento.
In questi momenti di “galleggiamento” dell’economia le imprese hanno bisogno di avere il sostegno del sistema Paese soprattutto per quanto riguarda le infrastrutture competitive, la semplificazione amministrativa e la liberalizzazione dei servizi.
Portavoce Presidente Unioncamere del Veneto
Giovanni Scomparin
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Centro Studi Unioncamere del Veneto
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