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Asterisco Informazioni di Fabrizio Stelluto

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Straordinario spettacolo delle stelle cadenti d’agosto

10/08/2008
Ho sempre sognato di vedere qualcosa di straordinario nel cielo - dice Gianni Genghini astrofilo padovano -, ebbene qualche giorno fa il mio desiderio si è avverato. Erano le 23 e 23 del 28 giugno quando, dalle finestre di casa mia sui Colli Euganei – prosegue Genghini - ho visto nel cielo di sud-ovest, nelle vicinanze della costellazione dello Scorpione, accendersi ed espandersi una straordinaria luce, luminosa come quella di dieci stelle messe insieme e prima che io mi rendessi conto dell’accaduto, ovvero nel brevissimo spazio di 15-20 secondi, essa si spense come d’incanto. Cos’è accaduto nel cielo di quella notte di fine giugno ? Una stella morente, una meteora, una inspiegabile esplosione –continua l’astrofilo padovano – o cos’altro ? La risposta, peraltro richiesta da Genghini agli astronomi padovani, è giunta il 4 agosto da Luca Nobili un noto astrofisico dell’Inaf –Istituto nazionale di Astrofisica -. Eccola : “la sua descrizione è molto simile al caso di un bolide visto di fronte ”. Un bolide è un grosso meteorite che proviene dallo spazio e nel nostro caso la sua eccezionale luminosità è dovuta all’impatto l’atmosfera terrestre. Ma questa è una spiegazione che non mi convince molto. Infatti un meteorite che si schianta nell’atmosfera terrestre lascia una scia lumi, come quella delle stelle cadenti, prima del suo impatto. Chissà che leggendo questa notizia altri astrofisici chiariscano l’arcano. Insomma si vedrà.

Ma ora è il caso parlare di qualcosa che ogni anno, in questo periodo, ci affascina e ci spinge a restare con gli occhi rivolti alla buia volta celeste. Vogliamo alludere allo spettacolo delle “stelle cadenti” di S. Lorenzo, avvenimento che quest’anno sarà visibile nei nostri cieli nella notte tra l’11 e il 12 agosto, dunque con un giorno di ritardo. Avete mai provato, in una di quelle magiche notti delle “lacrime di S. Lorenzo”, osservare la gente che guarda incantata le “stelle cadenti” ? Avrete notato che la loro espressione esprimeva stati d’animo diversi, che variavano dalla sorpresa al timore e dalla gioia al divertimento. Ma in ogni caso lo spettacolo delle meteore, perché così gli astronomi chiamano le “stelle cadenti” che penetrano nella atmosfera terrestre tracciando una luminosissima scia che pare trafiggere il buio della notte, lascerà in noi una strana sensazione di apprensione e curiosità. Il momento di massima visibilità delle “lacrime di S. Lorenzo” saranno le primissime ore del mattino – afferma Gianni Genghini - . Certamente dall’ una alle cinque del mattino del 12 agosto. Vediamo ora di delineare nel cielo notturno il punto principale, detto radiante, dove potremo vedere le meteore precipitare verso di noi. E’ consigliabile allontanarsi dall’inquinamento luminoso della città e scegliere un posto buio e possibilmente elevato per vedere bene le “stelle cadenti”. Il picco di visibilità previsto per quest’anno sarà di circa 2-3 meteore al minuto, con la punta massima alle 4 del 12 Agosto. Se avremo scelto il posto giusto e se saremo ben disposti sentimentalmente potremo goderci in santa pace uno degli spettacoli più belli del mondo. Per vedere le meteore dovremo cercare il “radiante”. Prima di tutto individuiamo la Stella Polare. Essa è la stella più brillante e visibile del cielo, collocata com’è al centro della volta celeste. Voltate le spalle al sud e guardate alla destra della Polare e troverete la costellazione di Perseo. Sopra questa costellazione vedrete quella di Cassiopea, con la caratteristica forma di W. Ecco li c’è il “radiante”. Dopo qualche minuto, necessario per adattare la vista al buio, incomincerete a vedere queste striature luminose che fulminee precipiteranno verso il suolo. Almeno questa è l’impressione che ne riceverete. Da dove provengono queste minuscole particelle di materia ? Nel nostro caso la cometa che ha lasciato i microscopici granelli è la Swift-Tuttle, che passa ogni 120 anni dalle parti della Terra e che proviene dalla fascia di Kujper, una zona a confine del nostro sistema solare. Le meteore hanno dimensioni che variano da 1 a 3 millimetri, ma la forza di gravità della Terra le “cattura” e l’attrito con l’atmosfera le infiamma e le rende visibilissime. La loro velocità di penetrazione nell’atmosfera è di circa 72 chilometri al secondo, 260 mila chilometri orari.

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