Quattro atleti padovani partono per le Paralimpiadi
“Non possiamo che essere fieri e orgogliosi di questa pattuglia che sta partendo per la Cina” commenta Claudio Sinigaglia, vicesindaco e assessore alle Politiche sociali del Comune che loda questi atleti che si impegnano quotidianamente nella propria disciplina con l’aiuto di ottimi preparatori atletici. Oliviero Tiso, classe 1967, torna alle Paralimpiadi dopo il quarto posto di Sidney nel 2000 per la disciplina del tiro a segno. “Voglio dare il massimo, gareggiare al 100 per cento delle mie potenzialità” è il suo impegno. E se confermerà in gara il tempo di cinque e settanta, record nell’allenamento, la medaglia non dovrebbe essere un miraggio. Stessa disciplina ma diversa categoria per Ivano Borgato, che torna alle Paralimpiadi dopo la prima esperienza ad Atene. Il più giovane dei quattro è Samuele Gobbi, 29 anni, che alla sua prima esperienza paralimpica disputerà le gare di atletica 200 e 400 metri. Infine Andrea Furlan, in forza ai “Canottieri Aniene” (gli altri tre sono tutti membri Aspea), riproverà a salire sul podio dopo il quarto posto di Atene.
Soddisfatto per il prestigio della delegazione padovana, il presidente del Coni provinciale Dino Ponchio sottolinea il valore sociale e culturale di queste discipline, che per questo meritano la giusta attenzione: “Sono sicuro che i risultati di questa delegazione italiana e padovana saranno all’altezza di quelli ottenuti dalla compagine rientrata dalle Olimpiadi”.
Ma nonostante l’aria di felicità ed entusiasmo, l’occasione di storcere il naso viene data dalla copertura mediatica della televisione pubblica, che non garantirà a detta di atleti e tecnici il giusto rilievo all’evento. “Lanciamo un appello - annuncia Ruggero Vilnai, presidente del comitato paralimpico provinciale -, cioè che sia garantita la visione in chiaro perché questo evento dovrebbe essere considerato un fiore all’occhiello”.