Numero unico per i taxi del Veneto
Grazie all’entrata in servizio del “numero unico taxi veneto”, basterà, per avere un taxi sotto casa, una semplice telefonata all’892.369. E la vettura libera più vicina arriverà all’indirizzo richiesto: un salto di qualità per il servizio, che grazie al contributo essenziale della Regione Veneto copre ora effettivamente tutto il territorio regionale.
“Quando un paio di anni fa la categoria ci ha sottopostao il progetto –commenta Renato Chisso Assessore Regionale alla mobilità e tra i più convinti sostenitori dell’iniziativa- ne abbiamo immediatamente constatato la validità sotto molteplici punti di vista: maggiore e più corretta informazione all’utenza; garanzia di una migliore qualità del servizio oltre ad una più completa offerta turistica. Vantaggi che ci hanno indotto a partecipare con un contributo di 90mila euro (di cui 40 erogati l’anno scorso e 50 quest’estate) alle ingenti spese sia di impianto che di implementazione. Ci attendiamo –prosegue l’Assessore Chisso- in particolare che il co-finanziamento di quest’anno agevoli in primo luogo il coinvolgimento nell’iniziativa delle realtà locali costituite dagli esercenti dei servizi di taxi che per ragioni dimensionali e organizzative non hanno partecipato alla prima fase nonché l’implementazione del servizio stesso, in modo da ampliare l’offerta ad aree e tipologie di utenza sempre più vaste sino alla modifica strutturale della piattaforma stessa ai fini dell’abilitazione delle chiamate provenienti dall’estero”.
Il “numero unico taxi veneto” è promosso da sei cooperative di taxisti, con 450 autovetture, che fanno capo alla Confartigianato e alla Cna.
Si chiama il numero 892.369, senza prefisso, da un qualsiasi telefono (fisso o cellulare) all’interno del territorio regionale, e la chiamata verrà indirizzata automaticamente al servizio taxi più vicino (alla stregua di un numero di telefono di soccorso 112, 118, etc.). In questo modo, i cittadini residenti nei paesi più lontani dagli agglomerati urbani potranno accedere ad un servizio fino ad ora di fatto fuori dalle loro possibilità.
Attraverso tale strumento, inoltre, verranno fornite informazioni, preventivi di spesa, modalità di trasporto, notizie relative al servizio, in modo da mettere l’utente nelle condizioni di valutare tutte le opportunità nel territorio, raffrontando costi, tariffe, orari e offerte.
E’ anche previsto l’inserimento del “numero unico” nel portale turistico regionale attraverso un link, rendendo il servizio internazionale, di facile accesso e soprattutto unico nelle tariffe, prezzi, orari, disponibilità. Una novità che avrà anche un immediato ritorno di immagine per il Veneto, in un momento particolarmente difficile per l’economia turistica.
“Per noi –spiegano Alessandro Nordio e Paolo Parenti, presidenti regionali di categoria rispettivamente per Confartigianato e Cna- si tratta non solo di un passo importante verso una sempre maggiore qualità del servizio, ma anche di un impegno economicamente rilevante, reso possibile grazie al contributo regionale di 90 mila euro. Complessivamente, l’investimento nelle sole attrezzature per attivare il “numero unico” ammonta sino ad ora a 70mila euro, senza contare il personale, a cui si deve sommare il canone statale annuo che è di 32 mila euro, oltre ad altri 8 mila per la Telecom”.
“Senza la Regione –proseguono Nordio e Parenti- , che ha creduto in noi, non ce l’avremmo fatta. Il nostro obiettivo è essere sempre più un servizio pubblico e assieme far crescere le imprese del settore da ogni punto di vista: economico, qualitativo, di efficienza, di organizzazione e diversificazione attraverso una maggiore integrazione, messa in rete ed aggregazione di tutti i soggetti interessati. Questa è la prima iniziativa del genere in Italia”.
Confartigianato del Veneto
Cna Veneto
In collaborazione con l’Assessorato alla mobilità ed alle infrastrutture della Regione Veneto