Indagine VenetoCongiuntura
Improntate alla prudenza le previsioni degli imprenditori del commercio al dettaglio per i prossimi sei mesi. Il clima di sfiducia è alimentato dalla paura per un rialzo dei prezzi e dagli ordinativi. Migliori le aspettative per le imprese dei servizi.
Sono questi in estrema sintesi i risultati sulla congiuntura delle imprese del commercio e dei servizi, che dal 2007 Unioncamere del Veneto diffonde con cadenza trimestrale, completando il sistema delle indagini congiunturali sullo stato di salute dell’economia regionale e sulle attese future degli imprenditori.
PRINCIPALI RISULTATI
Commercio ad dettaglio
Perdono terreno le vendite al dettaglio nel secondo trimestre del 2008, scese del -1,7 per cento rispetto allo stesso periodo del 2007. La causa del calo è da attribuire alla performance negativa dei prodotti non alimentari (-3,2%), a fronte di una leggera crescita dei prodotti alimentari (+0,3%).
Sotto il profilo dimensionale segnali negativi si evidenziano sia per le grandi strutture di vendita, oltre 400 mq, con -1,1% che per le piccole strutture, fino a 400 mq, con -3,1%.
Ancora in crescita i prezzi di vendita, che nel secondo trimestre del 2008 hanno segnato un +1,4 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La variazione dei prezzi si è rilevata in forte rialzo soprattutto nelle imprese operanti nelle vendite di prodotti alimentari (+2%), dove hanno pesato maggiormente gli aumenti dei costi di produzione legati ai rincari dell’energia e delle materie prime, mentre è stata meno accentuata nel commercio al dettaglio di prodotti non alimentari (+0,9%).
In diminuzione gli ordini nel secondo trimestre 2008. Nel confronto con il corrispondente periodo del 2007, l’indicatore ha evidenziato un decremento del -1 per cento, per effetto di una pesante flessione del comparto dei prodotti non alimentari (-2,1%). Positiva invece è stata la dinamica degli ordini per i prodotti alimentari, che hanno evidenziato su base tendenziale un +0,4 per cento.
In calo anche l’occupazione, che ha messo a segno un -2,9 per cento su base tendenziale, invertendo la tendenza positiva del primo trimestre 2008.
Altro Commercio
Nel secondo trimestre 2008, le vendite del commercio all’ingrosso hanno registrato un incremento dell’1,5 per cento rispetto allo stesso periodo del 2007, mentre negativa è stata la performance del commercio e della manutenzione di autoveicoli e motocicli, in diminuzione del -9 per cento su base annua.
La variazione dei prezzi si è rilevata in rialzo soprattutto nelle imprese operanti nel commercio all’ingrosso (+3,4%), mentre nel commercio di autoveicoli e motocicli si è attestata sul +1,1 per cento.
In leggero calo gli ordini nel commercio all’ingrosso (-0,5%), mentre hanno subito una pesante contrazione nel commercio di autoveicoli e motocicli (-3,3%), lasciando prevedere cattive prospettive anche per i prossimi mesi del 2008. Per quanto riguarda l’occupazione, l’indicatore ha evidenziato una situazione di stabilità per entrambi i settori.
Servizi
Tra aprile e giugno 2008, il volume d’affari dei servizi è cresciuto del +2,2 per cento rispetto allo stesso periodo del 2007, evidenziando una variazione superiore a quella registrata nel primo trimestre 2008 (+0,9%). Il bilancio positivo del macrosettore è da attribuire principalmente al settore residuale (che include le imprese di pulizie e di manutenzione verde), che ha segnato nel confronto con lo stesso periodo del 2007 un incremento del +7,5 per cento.
Crescite superiori alla media del settore si sono evidenziate anche nei servizi formativi, sanitari, smaltimento e sociali privati e nei servizi di ricerca e sviluppo, pubblicità, studi professionali e consulenza, che rispettivamente hanno registrato un +4,9 per cento e un +4,2 per cento su base annua.
Più contenuto, invece, è stato l’incremento nel settore dei trasporti, magazzinaggio, postali e di corriere (+1,7%), mentre negativa è risultata la dinamica del settore turistico (-0,7%) e del settore dell’informatica e delle telecomunicazioni (-3,1%).
In crescita, anche se più contenuti rispetto al commercio, i prezzi di vendita che hanno segnato un +0,7 per cento su base annua
Prosegue il trend di crescita dell’occupazione, che ha segnato un +1,6 per cento rispetto al corrispondente periodo del 2007, trainata dal settore residuale (+5,5%), dai servizi di ricerca e sviluppo, pubblicità, studi professionali e consulenza (+3,7%) e dai servizi formativi, sanitari, smaltimento e sociali privati (+3%).
Previsioni
Ancora negativo il clima di fiducia degli imprenditori del commercio al dettaglio per la seconda metà del 2008.
Anche le previsioni per l’andamento dei prezzi non sono rosee: il saldo si è attestato al +21,8 per cento e solo l’8 per cento delle imprese ne stima una diminuzione. Peggiorano anche le aspettative per gli ordinativi, dove il saldo scende al -28,3 per cento a fronte del -18,9 per cento dello scorso trimestre, e per l’occupazione (-7,4%, -2,1% nel primo trimestre 2008).
Più incoraggianti invece i giudizi degli imprenditori che operano nei servizi, dove il saldo tra attese di incremento e previsioni di decremento del fatturato è risultato pari a -4,7 per cento.
DICHIARAZIONE: FEDERICO TESSARI PRESIDENTE UNIONCAMERE DEL VENETO
“I dati emersi dall’indagine VenetoCongiuntura - commenta Federico Tessari, Presidente di Unioncamere del Veneto –relativi alle imprese del commercio e dei servizi, confermano la dinamica negativa dei consumi che sta interessando la nostra regione e l’intero Paese. In questo momento, purtroppo, non abbiamo segnali che inducano ad un consistente ottimismo per quanto riguarda i consumi. Nel secondo trimestre 2008, secondo le ultime stime diffuse dall’Istat, il Pil italiano è diminuito dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,1% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, con previsioni poco confortanti per la seconda parte dell’anno. La congiuntura internazionale, oltre che prolungata e complicata, contribuisce a frenare ulteriormente la domanda interna condizionata, a sua volta, da continui incrementi del tasso dell’inflazione, oggi al +4,1%, e da retribuzioni e salari sostanzialmente fermi. Il dato positivamente in controtendenza è quello dei servizi che si consolida ed in questo momento traina l’intera economia veneta. In particolare cresce del 4,2% il comparto dei servizi avanzati alle imprese: ricerca e sviluppo, pubblicità, consulenza e studi professionali. E’ un segnale forte che rileva la volontà di reagire presente in tutte le imprese. Questa può essere una base solida e credibile per riavviare la crescita e realizzare un ulteriore riposizionamento strategico”.
Portavoce Presidente Unioncamere del Veneto
Giovanni Scomparin
Centro Studi Unioncamere del Veneto
Serafino Pitingaro