Costruzione del Distretto di Brcko - Bosnia
Il progetto, che gode dell’appoggio del Ministero degli Affari Esteri e del Ministero dello Sviluppo Economico, coinvolge 21 aziende, in gran parte veneziane, costituitesi nella società di scopo Progetto Brcko Srl e guidate da Diego Lorenzon, Poolmeccanica, Vicepresidente della piccola e media industria di Confindustria Veneto e past president della PMI di Confindustria Venezia.
Alla cerimonia di inaugurazione dei lavori l’On. Adolfo Urso, Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, ha posato simbolicamente la prima pietra del cantiere, dando così via ai lavori d’infrastrutturazione dell’area.
«Brcko può essere una dimostrazione di successo per altre iniziative delle imprese italiane nell’area dei Balcani. – Spiega l’onorevole Urso – ancora una volta le aziende venete sono all’avanguardia ma anche altre possono arrivare. Brcko ha possibilità fiscali, amministrative e logistiche tali da diventare un polo di sviluppo industriale e commerciale non solo per la Bosnia ma anche per i paesi limitrofi come Croazia e Serbia».
All’evento hanno partecipato anche Mladen Zirojevic - Ministro bosniaco per il commercio internazionale; Raffi Gregorian - Amministratore internazionale di Brcko; Alessandro Fallavollita - Ambasciatore italiano, Giorgio Ruta - Direttore ICE di Sarajevo; Giovanni Cannata - Rettore dell’Università degli Studi del Molise; una rappresentanza di Confindustria Venezia e un’ampia delegazione di imprenditori coinvolti.
«Con oggi inizia un nuovo percorso economico in un’area vicina all’Italia e nel cuore dell’Europa – afferma Diego Lorenzon, presidente di Progetto Brcko Srl, vicepresidente con delega alle PMI di Confindustria Veneto e past president delle PMI di Confindustria Venezia –. Qui hanno già mosso i primi passi paesi come Austria e Germania, e ora ci siamo noi, prima di molti altri. Con questo progetto abbiamo dato vita ad una sinergia forte tra imprese, mondo finanziario e stato, che si pone come apripista per numerose altre aziende che siamo fiduciosi ci seguiranno».
Il parco di Brcko Sud 1, il cui primo nucleo produttivo inizierà ad operare nel primo semestre 2009, potrà ospitare, più di un centinaio di aziende attive nei settori meccanico, agro-alimentare, dei manufatti per l’edilizia e del legno-arredo.
Nel giro di un quinquennio saranno investiti 30 milioni di euro e altri 100 milioni saranno spesi per trasferire macchinari e tecnologie. Il distretto costituirà un’opportunità per la popolazione locale valutabile in circa 1500 posti di lavoro, senza calcolare l’indotto, che saranno creati già a partire dai primi 3 anni di attività del polo industriale, con un costo procapite della manodopera da 300 a 500 euro al mese.
L’area dei Balcani è di primario interesse per le imprese italiane, in particolare per quelle del Nord Est, che da tempo intrattegono fitte relazioni commerciali con le aziende locali. Già nel 2007 la bilancia dell’export italiano in questa regione faceva segnare un attivo di 6,7 miliardi di euro, meglio di Germania, Slovenia e Austria.
La regione di Brcko, poi, si rivela fortemente ricettiva agli investimenti esteri, che qui possono fiorire grazie ad una collocazione geografica strategica, a infrastrutture efficienti e a un quadro amministrativo evoluto e stabile.
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