Speleologi o spazzini?
Gli speleologi di Vittorio Veneto e i volenterosi amanti della montagna, imbragati e muniti di paranco, hanno fatto riemergere dalla grotta Taffarel, profonda più di 15 metri, un catalogo impressionante di rifiuti: due grandi pneumatici di carro, un pneumatico di trattore, una ruota di carro completa e una di automobile, una decina di camere d'aria di trattore, filo spinato, oltre a un sacco di lattine in alluminio, uno di bottiglie di vetro e ben quattro di bottiglie di plastica. Ripulire le cavità carsiche ha un’importanza fondamentale per l’ambiente e per la nostra salute: molte di queste grotte infatti sono strategiche per l’approvvigionamento idrico, le cui falde acquifere sono purtroppo sempre più esposte a rischio inquinamento.
Tutelare il patrimonio carsico delle nostre montagne, anche grazie a queste iniziative di sensibilizzazione ambientale, è uno degli obiettivi perseguiti da Veneto Agricoltura che in Cansiglio gestisce la foresta demaniale regionale e ne salvaguardia da anni il delicato equilibrio.
La pulizia della grotta ha impiegato 14 speleologi, di cui 4 nel fondo della cavità, 6 al recupero con il paranco e 4 nel direzionare le corde. I rifiuti riciclabili sono stati poi conferiti nelle apposite campane, mentre gli altri verranno opportunamente smaltiti da Veneto Agricoltura secondo specifiche direttive.
Il C. Ufficio Stampa
Mimmo Vita