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Asterisco Informazioni di Fabrizio Stelluto

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Come difendere le piccole imprese dallo tsunami finanziario

09/10/2008
Arginare il più possibile l’impatto della attuale crisi finanziaria deve essere l’obiettivo primario di tutto il Sistema Paese. E, per quanto riguarda le imprese artigiane ciò si declina solo in un modo: potenziando direttamente i Confidi attraverso nuovi e maggiori conferimenti pubblici ai fondi rischi, gli strumenti che sono a presidio presso gli Istituti di Credito per le attività di rilascio delle garanzie”.

Questa è l’opinione autorevole di Mario Citron, Presidente del Consorzio Regionale di Garanzia per l’artigianato che associa tutti i confidi aderenti alla Confartigianato in Veneto, che prosegue: ”Oggi come nel passato, le imprese sono più tutelate se sono accompagnate in Banca dai Confidi. Da oltre 60anni infatti i nostri Confidi sono l’elemento di congiunzione tra le PMI e il sistema bancario”.

“Ricordo –interviene Claudio Miotto, Presidente della Confartigianato del Veneto- che negli anni ‘80 e ‘90 con i tassi di debito per le PMI abbondantemente sopra il 10% i Confidi hanno svolto il ruolo di calmieratori dei tassi attraverso le condizioni particolari previste dalle convenzioni. E non solo. Negli ultimi anni con le Banche impegnate, ad osservare i dettati dell’Accordo di Basilea 2, i Confidi hanno facilitato l’accesso al credito condividendo il rischio con le Banche, erogando garanzia che copre il 50% del finanziamento, ed assicurando un tasso di almeno due punti percentuali inferiori rispetto al mercato. Il tasso di sofferenza del credito garantito dai Confidi che si attesta attorno al 1,5%, testimonia la qualità del ruolo dei Confidi visto che lo stesso dato delle PMI non assistite dalla garanzia del Confidi è pari ad oltre il 5%”.

“Adesso –conclude Citron- di fronte alla nuova crisi finanziaria i Confidi costituiscono il vero aiuto all’impresa. Con la loro garanzia assicurano alle Banche la condivisione del rischio e il minor assorbimento di capitale che per le Banche, in crisi di liquidità, è un supporto importante e richiesto. Non a caso oggi, oltre 61mila delle 147mila imprese artigiane venete sono socie di un nostro confidi e auspichiamo che questo numero aumenti in futuro”.

Il Sistema dei Consorzi Fidi della Confartigianato del Veneto prima realtà in Italia

L’importanza del ruolo di intermediario finanziario svolto dal ‘sistema dei Confidi artigiani’ per favorire l'accesso al credito da parte di artigiani e piccole imprese sta tutto nei numeri: 251 strutture in Italia che nel 2007 hanno erogato finanziamenti garantiti per oltre 5 miliardi di euro alle oltre 693.000 imprese socie. Dal 1994 ad oggi, i Confidi italiani hanno prestato garanzie per oltre 50 miliardi di Euro di finanziamenti e ben il 42% degli artigiani chiede aiuto ai Consorzi Fidi per ottenere i finanziamenti necessari allo sviluppo dell’impresa.

In questo quadro eccezionale emerge in tutta la sua forza il sistema dei Confidi veneto aderenti al Consorzio Regionale di Garanzia per l’Artigianato. Risulta infatti primo nella classifica delle regioni più attive con 915 milioni di euro di finanziamenti garantiti nell’anno (pari a quasi il 20% del totale nazionale) ed oltre 60mila imprese artigiane associate che portano ad un grado di penetrazione che è il più alto d’Italia: 41%.

Nettamente staccata l’Emilia Romagna che al secondo posto rappresenta non più di 740 milioni di finanziamenti garantiti. Al terzo posto la Lombardia con 714 milioni. All’ultimo posto c’è la Basilicata con 8,5 milioni di finanziamenti garantiti.

A confermare l'efficienza e l'efficacia con cui i Confidi conducono l'istruttoria di fido e valutano l'affidabilità delle imprese è il tasso di insolvenza, molto contenuto qui in veneto 1,45% ma anche nella media italiana che risulta solo del 2,1%. Entrambi nettamente inferiori rispetto al dato delle sofferenze complessive del sistema bancario .

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