Il vietnamita Pangasio al posto delle sogliole
Il Pangasio è economico, perciò ha acquisito una grossa fetta di mercato – dice l’API - a discapito di trote e orate nazionali e altre specie nostrane, nonostante le forti carenze di omega 3 e 6 e l’eccessivo contenuto salino nelle carni (analisi INRAN).
L’API invita a consumare più pesce d'acquacoltura italiano, controllato e certificato. “Negli ultimi venti anni l’acquacoltura italiana ha registrato una rapida crescita – sottolinea l’API – tanto da conquistare i vertici tra i Paesi produttori della UE”.
E' per garantire la qualità e la sicurezza dei suoi prodotti che l'API, che associa oltre 300 imprese, ha promosso un Codice di buona pratica di allevamento, siglato un Protocollo d'intesa per una alimentazione trasparente e garantita dei pesci d'acquacoltura e si avvale di sistemi di certificazione di qualità del prodotto allevato.
Informazioni per il consumatore
La legge sull’etichettatura (D.lgs. 109 del 27.01.92, art.4, comma 3) precisa che la denominazione di vendita deve indicare stato fisico in cui si trova il prodotto.
Pesce fresco: prodotto mantenuto a temperatura prossima al grado di fusione del ghiaccio (0/+4°C)
Pesce congelato: prodotto mantenuto costantemente alla temperatura di
-18°C previa stabilizzazione termica.
Pesce decongelato: questo prodotto si distingue da quello fresco perché, con lo scongelamento, perde parzialmente alcuni elementi nutritivi e, di conseguenza, le caratteristiche organolettiche sono inferiori e perché non può essere più congelato.
Etichettatura prodotti ittici d’acquacoltura
Regolamento (CE) n. 104/2000 e il Regolamento (CE) n. 2065/2001 recepiti in Italia dal Decreto Ministeriale (MIPAF) del 27/03/2002, le cui modalità applicative sono state chiarite dalla Circolare Applicativa MIPAF 27/05/2002.
In sintesi, ai fini della tracciabilità, le informazioni obbligatorie da fornire in ogni stadio della commercializzazione per i prodotti dell’acquacoltura sono:
- la denominazione commerciale;
- la denominazione scientifica della specie interessata;
- il metodo ed il Paese di produzione. Per i prodotti italiani dovrà essere indicato “allevato in Italia”.
Nella fase di vendita al dettaglio le informazioni obbligatorie da fornire in etichette o cartelli da esporre in prossimità dei prodotti ittici sono: prezzo, nome scientifico, nome commerciale e provenienza.