A Padova il primo Master di studi sulla morte e il morire
La parola morte è un tabù che i “casi” della cronaca (Eluana, Piergiorgio, Luca, Emilio) riescono marginalmente a scalfire. Eppure noi stessi potremmo aggiungere altri nomi all’elenco e vicino a questi ve ne sono altri di parenti, dottori, educatori, psicologi, operatori della salute che ogni giorno sono in contatto diretto con la morte e che da essa vengono segnati.
Manca, ad oggi, una figura professionale capace di gestire professionalmente tutte queste complesse relazioni che, appare chiaro, non si esauriscono con la morte di chi soffre.
«È la figura della forza, espressa come vita vincente, il modo in cui la cultura contemporanea si rappresenta» dice Ines Testoni, Direttrice del Master, «il morente invece testimonia la fragilità della condizione umana, ovvero ciò che si vuole nascondere nel sottosuolo della nostra coscienza personale e sociale, insieme a tutto ciò che più temiamo. Così, oggi, l’uomo occidentale giunge al momento più difficile e importante della sua storia individuale e familiare senza sapere che cosa lo attende in questo passaggio complesso e difficile, oltre che doloroso».
L’Università degli Sudi di Padova, prima in Italia, ha attivato il Master in Death Studies & End of Life (Studi sulla morte e il morire per il sostegno e l’accompagnamento) rivolto a medici, consulenti, psicologi, filosofi, educatori e operatori della salute per formare figure professionali capaci di gestire le relazioni di aiuto nei processi di separazione, perdita e lutto.
Il Master dell’Università di Padova, strutturato volutamente in una logica di confronto aperto tra tutte le discipline scientifiche, vuole formare operatori che, nel rispetto della centralità della persona, riescano a non eludere nella prassi quotidiana i temi legati alla morte e a comunicare senza reticenza attraverso la sequenza parola-silenzio-ascolto con tutte le persone coinvolte.
Il Master in Death Studies & End of Life ha scadenza il 10 novembre 2008.
Per informazioni: E-mail: ines.testoni@unipd.it
m.m.