Si è confermato un appuntamento da non perdere per gli appassionati di raduni di auto e moto particolari e di vetture d’epoca il settimo Auto moto raduno internazionale delle Forze di polizia ‘Trofeo Patavium-Tergeste’. Manifestazione che si è svolta sulle suggestive strade tra Padova e Trieste contemporaneamente al settimo Trofeo Friuli Venezia Giulia, raduno per auto storiche. Il motivo che ha spinto l’Autoclub Nazionale delle Forze di Polizia (ACNFP) a scegliere Padova quale sede di partenza va ricercato nella storia delle manifestazioni motoristiche riservate ai piloti-poliziotti. Nel padovano si svolse infatti uno dei primi rally delle polizie europee. Competizione dalla quale il raduno ha avuto origine proprio quando, per motivi tecnici, il rally delle polizie non potette più essere organizzato in Friuli. L’ACNFP, presieduto da Angelo Rossi, organizza anche da diversi anni il Challenge delle polizie per tutte le specialità automobilistiche, riservato ai driver poliziotti e ai coequipier simpatizzanti. A Padova le delegazioni delle polizie di dieci Paesi che hanno partecipato all’iniziativa dell’Autoclub assieme ai conduttori e ai passeggeri delle vetture del raduno d’epoca, sono stati ricevuti dal Questore, Luigi Mario Savina. Non si è trattato di una semplice visita di cortesia, bensì di un momento di particolare emozione in quanto il Questore Savina, che anche attualmente è consigliere dell’ACNFP, è stato uno dei fondatori dello stesso sodalizio, nel 1987. E fu a sua volta rallista. In particolare, Savina ha salutato i nuovi equipaggi partecipanti tra le polizie, in rappresentanza dell’Ucraina e della Polonia. Questi ultimi con una vecchia Fiat 125, utilizzata quando ancora esisteva la Cortina di ferro. Mentre per la prima volta ha partecipato al raduno anche l’Arma dei Carabinieri, con una Alfa Romeo 159 e due moto BMW. La Polizia di Stato, sempre presente alla manifestazione, ha schierato auto di servizio storiche e moderne. La sera prima della partenza, data dal Questore Savina dalla Piazza del Santo, la Fanfara della Polizia di Stato si è esibita in un concerto nell’Auditorium San Gaetano. E’ stata occasione per il Presidente Rossi per ricordare che-“l’ACNFP è nato per far avvicinare le istituzioni e i tutori dell’ordine e della sicurezza con le comunità locali. Per questo scopo sono così stati ideati il Rally delle Polizie, il Challenge e il Raduno”. “Il quale, in particolare – ha aggiunto Rossi - ha precorso gli ideali della nuova Europa abbattendo i confini della diffidenza, e avviando la collaborazione tra polizie di diverse nazioni ancor prima dell’allargamento della UE”. Come ha infine annunciato Rossi, per il prossimo 23 novembre l’ACNFP ha in programma la seconda edizione del Carnia Alpe Ronde-Rally delle Polizie, che rappresenta la rinascita della competizione nelle terre vocate al rallysmo internazionale. L’Auto moto raduno internazionale delle forze di polizia ha ripercorso il cammino delle antiche vie Annia e Gemina, che raccordavano Aquileia e l’Europa orientale con Roma. Da Padova, i radunisti hanno raggiunto Altino, Musile di Piave, Concordia Sagittaria, con visita ai musei archeologici, per sostare a Morsano al Tagliamento, nella villa Conti della Torre, dove si sono incontrati con le autorità locali. Tappa successiva ad Aquileia, ricevuti dal sindaco, e ospiti di un convivio all’Hotel ‘Patriarchi’, con piatti realizzati secondo le ricette della cucina degli antichi romani. Dopo avere pernottato a Grado all’Hotel Fonzari, ed essere stati ricevuti dal sindaco della città adriatica, i radunisti sono ritornati ad Aquileia per visitare il grande museo archeologico della città romana e i resti dell’antico porto. Per proseguire per Monfalcone, città attraverso la quale, come del resto lungo tutto il percorso, sono stati accolti da ali di appassionati soffermatisi lungo le strade per ammirare i mezzi di servizio delle polizie dei Paesi d’Europa. E le splendide vetture d’epoca, tra le quali una Buick 46 C del 1936, una BMW 327/8 del 1939, una BMW 372/2 Cabrio del 1944. Assieme alle più recenti Mercedes Benz Sl 190 del 1958, Triumph Herald 12/50 Cabrio del 1965, Marcos GT 3000 del 1969, Fiat 131 Abarth Rally del 1978, e così via. Come nella precedente edizione, il raduno si è concluso a Trieste. Con una premiazione nella piazza Unità d’Italia gremita di gente.
L’Ufficio Stampa