Crisi mondiale valorizza l’economia reale del territorio
22/10/2008
Le gravi vicende finanziarie di questi giorni confermano il valore dell’economia reale legata al territorio; in questa dimensione, i Consorzi di bonifica sono protagonisti di primo piano: l’84% del “made in Italy” agroalimentare è, infatti, dovuto alla disponibilità irrigua gestita dagli enti consortili”: ad affermarlo è Massimo Gargano, Presidente dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni, intervenuto al Convegno Il futuro dei consorzi di bonifica, tra servizio e tutela, organizzato a Cassino, in provincia di Frosinone, dal sindacato FAI-CISL. “La deindustrializzazione registrabile in alcune aree del Paese – ha proseguito Gargano – obbliga ad un riposizionamento delle prospettive economiche del sistema Italia; ma quali garanzie per gli investimenti può assicurare un Paese, dove precario è l’assetto idrogeologico e dove non è garantito l’approvvigionamento idrico, come testimoniato da quanto sta interessando, anche in questi giorni, alcune aree del Paese? Se il Piano Nazionale degli Invasi, che l’ANBI richiede da tempo, ha quantomeno ottenuto un’espressione di volontà da parte del Parlamento, la richiesta di piano straordinario di manutenzione per la rete idrografica minore non ha finora ottenuto alcuna attenzione da parte del mondo politico!”
In merito al recente articolo 27 della Legge Finanziaria, che ha ridisegnato i compiti della Bonifica riaffermando il ruolo dei Consorzi, Gargano ha sottolineato come l’accordo raggiunto, in sede di Conferenza Stato-Regioni, indichi i criteri per l’ottimizzazione operativa degli enti, verso i quali deve, comunque, finire l’invasività della politica. “Approfitto di questa tribuna- ha affermato Gargano – per segnalare come troppi Consorzi di bonifica nel Sud Italia siano tuttora commissariati, eludendo i principi della partecipazione democratica e della sussidiarietà.”
Nel ringraziare per l’importante, coraggiosa e moderna iniziativa organizzata, Gargano ha concluso, condividendo la qualità di impostazione della FAI-CISL e sottolineando come gli interessi del Paese possano essere meglio perseguiti nell’ambito di un positivo confronto fra una grande organizzazione dei lavoratori ed una grande associazione a servizio degli interessi del territorio, nonchè della sua agricoltura.