La lezione degli Angeli del fango, i ragazzi del ’66
Il 4 novembre del 1966 l’Arno ruppe gli argini e allagò drammaticamente vie e palazzi del capoluogo toscano. “Ma ci fu un’altra invasione – ricorda Conforti – quella di schiere di volontari provenienti da diverse parti del mondo. Tra questi anche giovani che partirono da Parma e provincia per dedicare le loro energie per salvare quel patrimonio che la forza irruente dell’acqua aveva messo a rischio”.
“Lavorarono instancabilmente – ricorda il presidente - per mettere in salvo opere d’arte messe a rischio dall’invasione dall’acqua e dalla melma. Impressionanti sono le immagini che immortalarono questo atto di solidarietà verso un patrimonio che annulla i confini geografici. Per queste migliaia di persone si coniò una definizione che ben si addice: gli ‘Angeli del fango’”.
Diverse e toccanti le testimonianze di questi giovani poco più che adolescenti che si recavano in terra toscana e, dopo una vaccinazione antitifica, gettavano letteralmente il loro entusiasmo per una così nobile causa affondando le mani nel fango, ripulendo pagina dopo pagina testi intrisi di melma.
“Da quell’episodio maturò la convinzione – spiega Amilcare Bodria, direttore del Consorzio con sede a piazzale Barezzi - della fragilità territoriale della nostra nazione. Nacque proprio dalle gesta dei “Ragazzi del ‘66” l’idea dei corpi volontari dalla Protezione Civile. Per tutti questi motivi il 10 novembre abbiamo promosso una giornata di studi per fare il punto della situazione sui risultati conseguiti in questi ultimi 40 anni in termini di sicurezza idraulica, uno dei cardini dell’operato del nostro Consorzio”.
“Episodi recenti, come le alluvioni in Sardegna, non devono accadere in un Paese che si proclama industrializzato ma che, proprio perché tale, sta cambiando volto” riprende Conforti.
E a Parma?
“Siamo attivi con progetti imponenti già da anni per la difesa quindi sia della città che di tutto il comprensorio tutelato dall’operato, sia con gli impianti che col nostro personale. Ma è chiaro che la sicurezza complessiva nel Paese è inadeguata e richiede urgentemente il varo di un Piano nazionale di manutenzione straordinaria”.
Il programma del pomeriggio di approfondimento verrà scandito anche dalla proiezione di immagini dell’opera svolta dagli “Angeli del Fango” che partirono anche dal suolo emiliano per giungere nelle vie di una Firenze a cui mancavano sia la corrente elettrica che i viveri. I referenti delle autorità preposte, dalla Protezione Civile, sia provinciale che regionale, all’Autorità di Bacino fiume Po, ai dirigenti della Bonifica Parmense illustreranno i progressi fatti in terra parmense da quel novembre 1966 in tema di sicurezza di un territorio e di tutto il suo patrimonio.
IL PROGRAMMA DI LUNEDI’ 10 NOVEMBRE
Gli angeli del Fango
Lunedì 10 novembre 2008, ore 14.45, Centro congressi del Comune di Parma, via Toscana 5/a – Parma.
Introduzione
Paolo Conforti, Presidente Consorzio della Bonifica Parmense
Saluti:
Elvio Ubaldi, Presidente del Consiglio Comunale di Parma
Pierluigi Ferrari, Vicepresidente Provincia di Parma
Gino Ferretti, Rettore Magnifico Università degli Studi di Parma
Luigi Giuseppe Villani, Vicepresidente Consiglio Regione Emilia Romagna
gli “Angeli del fango”
Erasmo D’Angelis, Presidente Commissione Ambiente Consiglio Regione Toscana, autore del volume: “Angeli del fango, la meglio gioventù nell’alluvione di Firenze”
filmato: “Fango e utopia – Bologna città solidale”
Mario Pantano, Segretario Comitato bolognese “Angeli del fango”
Giovanni Menduni, Direttore Ufficio Rischi Naturali Protezione Civile
Testimonianze di:
Maria Iacuaniello Università di Bologna, “Le studentesse e l’alluvione di Firenze”
Guido Fanti Sindaco di Bologna nel ‘66
Parma, i ragazzi del ‘66
filmato e immagini: “l’alluvione di Firenze e i volontari di Parma”
Testimonianze di:
Aleardo Ceol e Luigi Vignoli, autori del libro: “La grande alluvione del ’66 e lo scautismo parmense, cronache e testimonianze”
Enver Bardulla, Università di Parma
Raffaele Virdis, Università di Parma
dal ’66 ad oggi: quarant’anni di opere a difesa del territorio
Mario Cocchi, Dirigente Area Tecnica - Consorzio della Bonifica Parmense
Gabriele Ferrari, Assessore alla Protezione Civile Provincia di Parma
Francesco Puma, Autorità di Bacino fiume Po
Marioluigi Bruschini, Assessore sicurezza territoriale, difesa del suolo
e della costa, protezione civile
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