Qualità ortofrutta: a Bruxelles si è abbassata la guardia
13/11/2008
Gli Stati membri dell'Unione europea hanno approvato (ma con il voto contrario dell’Italia) le proposte della Commissione che abrogano le norme specifiche di commercializzazione di ventisei tipi di frutta e ortaggi. Le norme adottate, per motivi pratici, entreranno in vigore al 1°luglio 2009. Fortemente critica sul provvedimento la Confagricoltura. In pratica - spiega l’Organizzazione degli imprenditori agricoli - si è rinunciato a regole che, attraverso la definizione del calibro, del peso, del numero dei frutti, della uniformità, hanno contribuito a fare giungere sulle tavole dei consumatori prodotti apprezzabili dal punto di vista estetico ed organolettico di cui è certa l’origine e con un prezzo determinato in funzione delle varie categorie di qualità. Una tutela importante per i consumatori europei.
L’attuale quadro regolamentare della Comunità è sempre stato apprezzato ed utilizzato da tutti gli attori della filiera; ed ha assicurato, dal produttore al consumatore, la trasparenza e la sicurezza giuridica nelle transazioni, fornendo parametri omogenei ed oggettivi che hanno permesso di caratterizzare ed identificare il prodotto che viene commercializzato.
“Con la nuova regolamentazione comunitaria - ha commentato il presidente Federico Vecchioni - si è abbassata la guardia sulla qualità dei prodotti ortofrutticoli, rischiando di esporre il mercato ad importazioni incontrollate dai Paesi terzi di prodotti con caratteristiche non eccelse”.