“Per risolvere il problema della siccità, è necessario creare dei bacini di laminazione in pianura. In grado cioè di raccogliere acqua durane le piene dei fiumi, contenendo così il rischio idraulico, per conservarla e garantire l’irrigazione in caso di necessità”. E’ il parere di Antonio Tomezzoli, presidente dell’UVB (Unione Veneta Bonifiche), a proposito dell’allarme siccità in Veneto. “Questo, purtroppo, è un problema ciclico, che si presenta ad ogni estate, a prescindere dalle precipitazioni avvenute durante l’inverno” ha detto Tomezzoli, secondo il quale, tuttavia, la situazione non sarebbe molto grave. “ A parte il Bacino del Po, gli altri non versano in stato di crisi. Questo grazie anche al lavoro dei Consorzi di Bonifica, i quali riescono a fare una manutenzione capillare in tutto il territorio”. Tuttavia non mancano i segnali di preoccupazione. “Questo a causa delle centrali elettriche” ha affermato Tomezzoli “le quali sfruttano l’acqua dei grandi fiumi come il Po e l’Adige, rilasciando l’acqua solo su richiesta”.



Quanto ai bacini di pianura, la soluzione non sarebbe tuttavia d’immediata realizzazione. “ Noi auspicheremmo la loro realizzazione in un anno di tempo, ma nella realtà si potrebbero aspettare anche cinque anni” ha detto Tomezzoli. Quindi, è necessario, nel frattempo, adottare soluzioni tampone, in primis l’autoregolamentazione nell’utilizzo dell’acqua. “Tutti i soggetti interessati devono comportarsi così, sia per quanto riguarda l’uso industriale, sia per l’uso agricolo, sia per l’uso urbano. Anche se bisogna dire“ ha affermato Tomezzoli “ che l’agricoltura è senz’altro il settore più avanzato per il risparmio idrico. Tant’è che ci sono grossi progetti, finanziati dal Piano Irriguo Nazionale, per la ristrutturazione dei sistemi d’irrigazione, allo scopo di ridurre la quantità d’acqua utilizzata.”



Nel frattempo, i Consorzi di Bonifica si stanno organizzando per realizzare nuovi sistemi d’irrigazione, anche se la situazione, nei singoli comprensori del Veneto, non sembrerebbe particolarmente critica. “Non abbiamo particolari problemi nel nostro territorio” ha affermato Daniele Toniolo, Presidente del Consorzio di Bonifica Sinistra Medio Brenta. “Il nostro comprensorio, che pure è ampio ben 110.000 ettari, è sufficientemente irrigato dall’Adige” ha detto Antonio Nani, Presidente del Leb (Lessino Euganeo Berico), ma ha ammesso: “Per ora è così, certo che se l’Adige non dovesse mantenere queste portate, ci sarebbe uno stato di crisi. Penso quindi” ha aggiunto “che sia importante realizzare opere per garantire l’irrigazione”.







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