Omaggio ad Andrė Corboz
Intorno al grande Maestro si riuniranno alcuni amici e colleghi, tra i quali Lionello Puppi, Gianni Venturi e Margherita Azzi Visentini, per riflettere intorno alla lunga e articolata attività di ricerca del grande studioso svizzero, che ha indagato da angolazioni e con metodologie innovative, rese possibili dalle sue vaste conoscenze interdisciplinari, tanti aspetti della storia dell’arte, della città e del territorio, con risultati sempre sorprendenti, che hanno aperto nuovi campi d’indagine.
André Corboz è nato a Ginevra nel 1928. Dopo la maturità classica (1948) e il diploma in studi giuridici all’Università di Ginevra (1952), iniziata l’attività lavorativa nella segreteria della stessa università scopre la sua passione per gli studi storico-artistici, e in particolare per la storia della città.
Esordisce con le ricerche su Carouge - la città alle porte di Ginevra fondata ex novo alla fine del Settecento che costituisce un’esemplare creazione dell’Illuminismo - alla base della sua prima monografia. Alla ricerca d’archivio e in biblioteca ha sempre accostato l’indagine sul luogo, che gli ha permesso di individuare tanti inediti e sorprendenti aspetti, che, ragionati nei testi, sono poi illustrati nelle straordinarie, personalissime campagne fotografiche che accompagnano molte sue pubblicazioni.
Docente di Storia dell’architettura all’Università di Montreal dal 1967, succede quindi nel 1980 a Paul Hofer nella cattedra di Storia della città al Politecnico di Zurigo, che tiene fino al 1993. Nel 1981 ottiene il dottorato in Lettere e Scienze umane e sociali all’Università di Grenoble. Visiting professor al Getty Center di Los Angeles dal 1986 al 1987, ha tenuto lezioni e conferenze presso numerose università e centri di ricerca europei e nordamericani. Ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti in Europa e nelle Americhe.
E’ membro dell’Ateneo Veneto e della Deputazione subalpina di Storia Patria di Torino.
Nella sua lunga attività di ricerca André Corboz, coltissimo e curioso conoscitore, ha aperto inusuali percorsi di ricerca che hanno dato risultati sorprendenti, come nel caso della Venezia ritratta da Canaletto, o della fonte (le ville di Plinio il Giovane rilette nella Francia di Luigi XIV) per il progetto del giardino ideato da Frigimelica per Villa Pisani a Stra, il cui committente era stato ambasciatore alla corte del Re Sole.
Tra le sue oltre duecento pubblicazioni si ricordano in particolare: Invention de Carouge 1772-1792, Losanna 1968; Haut Moyen Age, Friburgo 1970; Canaletto. Una Venezia immaginaria, Milano 1984; Ordine sparso. Saggi sull’arte, il metodo, la città e il territorio, a cura di P. Viganò, con prefazione di B. Sechi, Milano 1997; Deux capitales françaises. Saint-Pétersburg et Washington, Gollion 2003; Le territoire comme palimpseste, 2003.
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