Nessuno metta le mani nelle tasche dei turisti!”. Gianernesto Zanin, presidente di Federturismo Veneto- Confindustria, 500 tra hotel, villaggi turistici, tour operator, agenzie viaggi (10.000 addetti) è categorico. Bolla con estrema fermezza il disegno di legge Bondi che vuol tassare con 5 euro ogni pernottamento nelle città d’arte. “E’ una proposta scellerata. Ci risiamo con la finanza statale da prima Repubblica, che si basa su vecchi concetti. Mi chiedo allora perché, se si cercano soldi per appianare i buchi di bilancio di Comuni ed enti in dissesto, non si ricorre ancora all’aumento della benzina, che è un’idea così geniale!”

Ricordando le battaglie del settore turistico per abolire la tassa di soggiorno, Zanin rincara la dose: “Prima almeno i soldi finivano alle Aziende di soggiorno, ma ora questo balzello andrebbe nelle casse pubbliche per non meglio precisati interventi. Se il ministro si ostina in questo piano chiamando questa una tassa di scopo, allora pretenderemo che a gestirla sia uno specifico e trasparente organismo di gestione e di spesa, così come avviene a New York dove le tasse di scopo sono gestite da un tavolo in cui siedono New York City e le imprese turistiche”.

Se Venezia è patrimonio dell’umanità, dice il presidente, non spetta agli albergatori riscuotere fondi per salvarla, perché Venezia è di tutti. Altra cosa sarebbe coinvolgere l’intera filiera del turismo: “Chiediamo un balzello anche a gondolieri, baristi, ristoratori, edicolanti, fotografi, venditori di sementi per i colombi? Tutti concorrono all’immagine della città...”

Per le imprese di Federturismo Veneto è impensabile che siano le città d’arte a gestire questi soldi, nemmeno per interventi di restauro, dato che anche le architetture storiche sono patrimonio dei cittadini e non solo dei turisti, degli hotel o dei villaggi.

“E’ ora di cominciare a guardare al turismo come a un settore complesso e aggregato- prosegue Zanin- smettendola con gli approcci ammuffiti. Ed è curioso assistere, in clima di federalismo fiscale, a provvedimenti che calano da Roma con il plauso delle amministrazioni locali”.

Siamo pronti a prenderci le nostre responsabilità, dice Zanin, ma non daremo più deleghe a nessuno. Se servono soldi per il turismo li si prenda dalle nostre aziende, a patto che siamo noi assieme ai Comuni a gestirli. La gente ignora che oggi si litiga per tre euro sul prezzo di una camera... E stiamo parlando di applicare un aumento di 5 euro a notte. Sarebbe insopportabile.

“In quanto alle affermazioni di Monica Balbinot assessore alla Cultura del Comune di Padova, che stimo molto, quando dice che i turisti comportano grandi spese anche in termini di asporto rifiuti per la città che li ospita, devo ricordarle a titolo di esempio, che il mio solo albergo paga in proposito una tassa annua di quasi 100.000 euro. Come si capisce, gli hotel veneti sono tra i maggiori “azionisti” delle municipalizzate”.

Da Federturismo Veneto è immediatamente partita per il livello nazionale di Confindustria la richiesta di una ferma posizione a riguardo.

ufficio stampa

Roberto Brumat