Inflazione: tensioni al rialzo pei i beni alimentari
In controtendenza, crescono, sia pur in misura modesta, i prezzi dei beni alimentari, con + 0,1%, rispetto ad ottobre del corrente anno.
La dinamica sconta le persistenti tensioni per gli alimentari lavorati, i cui prezzi sono cresciuti dello 0,2%, rispetto ad ottobre.
In particolare, per pane e derivati dai cereali l’incremento, novembre su ottobre 2008, è dello 0,2%; per la pasta di semola di grano duro dello 0,3%; per le carni dello 0,2%; per i lattiero – caseari ed uova dello 0,1%.
Discendono, viceversa - fa notare Confagricoltura - le quotazioni dei prodotti agricoli all’origine: i prezzi medi cereali, secondo le rilevazioni Ismea, sono calati fra ottobre e novembre del 14,6% per il frumento duro; del 6,9% per il frumento tenero, del 7,7% per il risone.
Diminuzioni si registrano anche per frutta ed ortaggi di stagione: carciofi -31%, cavoli e broccoli (-47,6%), carote (-3,3%), cipolle (-1,7%), finocchi (-13,9%), lattuga (-10,6%), clementine (-38,8%).
Nel comparto lattiero - caseario si registrano flessioni per il pecorino (-1,3%), l’asiago (-4%), il burro (-7,8%), il caciocavallo (-1%), il grana padano (-1,9%), il parmigiano reggiano (-1,3%), il taleggio (- 0,4%).
Per gli animali e le carni, si registrano diminuzioni per polli (-2,9%), uova (– 1,1%), suini da macello (-12,2%), vacche da macello (-1,8%), vitelloni e manzi da macello (-0,7%).
Anche il settore vitivinicolo presenta quotazioni in diminuzione: vini igt bianchi (-0,8%), vini igt rossi (-1,1%).