Ammortizzatori sociali: un dipendente su due è senza
“In questi giorni, giustamente, ha suscitato grande preoccupazione il forte aumento della cassa integrazione registrato nello scorso mese di dicembre – esordisce Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA di Mestre – Peccato che in Italia ci sia un esercito di oltre 7 milioni di dipendenti che non hanno nemmeno quella e nel caso la propria azienda, per le difficoltà economiche in atto, li allontani si trovano senza garanzie e senza nessuna copertura salariale. Sono dei veri e propri lavoratori invisibili che quando stanno a casa non se ne accorge nessuno. Per questo – prosegue Bortolussi – chiediamo al Governo di intervenire e di mettere mano a questa materia e, senza spese per lo Stato o con una spesa davvero minima, estendere le garanzie a tutti i lavoratori, senza, nel contempo, gravare di nuovi pesi le aziende in questo momento difficile. Si tratta, infatti, di riallocare risorse, che in gran parte già ci sono, mettendole dove oggi è più urgente e necessario”.
Le esperienze a cui attingere sono, secondo la CGIA di Mestre, quelle degli Enti bilaterali che, soprattutto in Veneto, Emilia Romagna, Lombardia, ma, in verità, in quasi tutta l’Italia, sono e continuano ad essere un’esperienza di successo. In molte parti d’Italia, attualmente, imprese artigiane e loro dipendenti versano un contributo mensile che va a costituire un fondo comune di categoria gestito dalle parti sociali (per i metalmeccanici l’importo è di 9 € per ciascun dipendente) che eroga, su richiesta, sussidi per la sospensione dal lavoro, assistenza sanitaria e famigliare, etc. L’idea, chiaramente da perfezionare, sarebbe quella di ricapitalizzare questo fondo attingendo a vari programmi e contributi europei e, magari, con parte del ricavato della trattenuta dello 0,30% “in busta paga” che, attualmente, viene destinata alla formazione continua e con altri fondi da individuare. Estendendo l’operazione su tutto il territorio nazionale si potrebbe creare un ombrello protettivo per molte categorie di lavoratori che attualmente sono scoperte da queste garanzie.
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