“L’area del Delta del Po è già da considerarsi in situazione critica per la risalita del cuneo salino”: è quanto si legge nella sintesi finale, redatta dall’Autorità di bacino del fiume Po, a seguito della riunione della “cabina di regia”, svoltasi a Parma. E’ stato così raccolto l’allarme lanciato dall’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni che, sulla scorta dei dati forniti dai locali Consorzi rodigini e ferraresi, ha denunciato come, a fronte dell’insufficiente portata del fiume Po, le acque marine stiano “risalendo” per decine di chilometri lungo il corso d’acqua, rendendo impossibili i prelievi a fine irriguo, pregiudicando quelli ad uso umano, “contaminando” le stesse risorse di falda.

Per questo, l’Autorità di bacino rende noto che “l’attenzione di tutti i soggetti interessati è concentrata sulla parte finale dell’asta e sulle aree deltizie del fiume Po, nello sforzo d’individuare le possibili soluzioni specifiche coordinate con tutti gli enti coinvolti.”

A tal proposito una riunione, convocata dall’Autorità di bacino del fiume Po, si terrà mercoledì 28 giugno, nei locali della sede della Regione Veneto a Rovigo.