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Federalismo fiscale: coro di sì

21/01/2009
Federalismo fiscale: agli italiani piace l’idea; ai cittadini del Nordest ancora di più. Lo rileva un’indagine della Confcommercio nazionale, in collaborazione con Format ricerche di mercato, secondo la quale l’87,4% degli intervistati dichiara che gli enti locali debbano avere la possibilità di gestire autonomamente le risorse del proprio territorio; il 59,8% ritiene che il federalismo porterà ad una più moderna democrazia nel nostro Paese; il 66,2% è favorevole ad uno spostamento di una parte delle strutture e dei dipendenti dello Stato dal centro alle Regioni; il 62,4% è convinto che il federalismo sia una priorità per il nostro paese.

A Nordest, 9 persone su 10 sono convinte che il federalismo sia una priorità.

“Questo conferma quanto andiamo dicendo da tempo – dichiara il vicepresidente vicario di Confcommercio Veneto Fernando Zilio – Ormai il federalismo fiscale è una necessità per far crescere il Paese. Ne siamo convinti soprattutto al Nord, ma ritengo che una riforma federalista possa costituire un’opportunità di crescita per tutto il Paese, anche per coloro che al sud si dicono contrari, come risulta dall’indagine. I dati non fanno che confermare le nostre previsioni: non solo i commercianti, ma la popolazione in genere crede che ormai i tempi siano maturi per attuare una riforma che vada in questo senso. E il Veneto lo vuole fortemente”.

Secondo i l’indagine, infatti, il federalismo è una priorità soprattutto per chi risiede nelle regioni del Nord; molto meno per coloro che risiedono al Sud: nel Nord ovest ci credono 8 italiani su 10, nel Nordest, come detto, ne sono convinti 9 cittadini su 10. Nelle regioni del Centro, invece, 6 italiani su 10, mentre nel Meridione solo 3 su 10. E’ una priorità soprattutto secondo i cittadini tra i 25 e i 54 anni.

A ritenere che il rinnovamento dello Stato in senso federalista sia un vantaggio soltanto per alcune parti d’Italia sono in prevalenza i residenti al Centro e al Sud. Ritengono invece che non sia un vantaggio per nessuno solo i residenti al Sud; mentre a Nordest la maggior parte degli intervistati vede vantaggi per tutti.

I soggetti che trarrebbero maggiore vantaggio dal federalismo fiscale tra Governo, Regioni, Province e Comuni, secondo il 48,0% degli intervistati saranno in prevalenza le Regioni; seguono il Governo (24,9%), le Province (14,7%), e i Comuni (12,4%).

“Per la maggior parte degli intervistati – evidenzia Zilio – con il federalismo fiscale migliorerà la qualità dei servizi pubblici erogati (58,7%). Il dato è significativo e, anche se a livello nazionale emerge una bassa percentuale (32,8%) di fiduciosi nella capacità degli amministratori locali di riuscire a identificare i costi reali dei servizi erogati dalle Regioni, nel Veneto il grado di fiducia è superiore: dall’indagine risulta infatti che a confidare maggiormente nelle capacità degli attuali amministratori della Regione sono in prevalenza i residenti nel Nordest (oltre 5 cittadini su 10). Non si spiegherebbe altrimenti il consenso espresso in tutti questi anni, e la conseguente pressione esercitata dalle varie forze sociali della nostra regione, imprenditori in testa, nei confronti di una riforma federalista”.

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