Agricoltura e Biodiversita’ un legame naturale
Dal 19 luglio all’11 agosto 2006 avrà luogo un’altra tappa dell’itinerario di ricerca e di studio che la World Biodiversity Association onlus sta conducendo dal 2004 in Ecuador nella Foresta Integrale Otonga: sito di straordinaria bellezza e ricchezza di specie biodiverse, paese con la più elevata biodiversità al mondo per unità di superficie.
E’ in questo luogo che esperti naturalisti nelle varie discipline andranno alla ricerche degli ecosistemi e delle specie animali e vegetali non ancora conosciuti e catalogati. Si calcola che sulla terra sono state fino ad ora catalogate circa due milioni di specie ma si stima che il numero totale sia almeno di dieci milioni, tre quarti delle quali concentrate nelle foreste pluviali tropicali. Conosciamo quindi solo un quinto delle specie animali e vegetali presenti sul pianeta. I naturalisti descrivono ogni anno circa 15.000 nuove specie a fronte, tuttavia, della continua estinzione di migliaia di specie ogni anno. La tutela della diversità biologica, che passa attraverso lo studio e la conoscenza e la tutela del territorio e delle specie diverse, garantisce la salvaguardia degli ecosistemi e in definitiva della ricchezza naturale del pianeta.
Il Veneto è la regione italiana che presenta la più vasta ricchezza botanica e faunistica con oltre il 50% di varietà delle specie animali e vegetali presenti, con i suoi diversi ecosistemi, dai monti al mare, dai paesaggi fluviali a quelli lagunari, passando per pianure e colline in un susseguirsi di geografie di rara bellezza in parte ancora intatte, altrimenti strette nella morsa dell’urbanizzazione.
E’ in questo contesto che l’agricoltura è chiamata a svolgere un ruolo di “custode della biodiversità” quale garante della tutela e conservazione delle specie biodiverse a favore del territorio e delle generazioni future. Non solo per ciò che riguarda gli aspetti naturalistici ma soprattutto per quanto riguarda gli aspetti che definiremo di “agrobiodiversità”. Si tratta, in effetti della conoscenza e della tutela delle fonti di approvvigionamento alimentare di cui nessuno può fare a meno ma che sono spesso a rischio a causa di uno sviluppo industriale e urbanistico incontrollato e della diffusa antropizzazione degli habitat naturali.
A tal proposito anche la Regione Veneto, a fronte degli Orientamenti Strategici Comunitari e del Piano Strategico Nazionale rivolti alla conservazione della biodiversità e tutela e diffusione di sistemi agro-forestali ad alto valore naturalistico, ha previsto nel proprio Documento Strategico una “Sottomisura Biodiversità”.
OPO “Veneto” pone nei suoi obiettivi statutari la ricerca scientifica e la formazione continua quali strumenti di crescita e valorizzazione del proprio sistema organizzativo. Ecco perché, accanto ad azioni svolte sul territorio ha deciso di abbracciare il progetto Ecuador della World Biodiversity Association. Sarà dunque presente sia sponsorizzando l’evento sia con la partecipazione alla spedizione da parte Cesare Bellò, Direttore di OPO “Veneto” nonché entomologo.
Un’occasione importante per sperimentare direttamente le possibilità offerte dalla ricerca sulla biodiversità in un paese come l’Ecuador che è un vero e proprio laboratorio a cielo aperto. Un’occasione per trasferire tale esperienza sul territorio regionale e acquisire dati e parametri di riferimento per lo studio in loco.
L’agricoltura dovrà sempre più acquisire la consapevolezza che il sistema della biodiversità va salvato dall’estinzione poiché non è solo una risorsa naturalistica ma è soprattutto un’opportunità, l’unica e non sostituibile, per conservare un ambiente sano e dunque un prodotto sano.
ECUADOR 2006 è realizzato da World Biodiversity Association onlus con Legambiente Volontariato Verona e dal Comune di Verona; in collaborazione con L’Agenzia Provinciale Protezione Ambiente della Provincia Autonoma di Trento, l’Organizzazione Produttori Ortofrutticoli del Veneto, Il Centro servizi per il volontariato della Provincia di Verona; con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, l’Università degli Studi dell’Aquila, della Pontificia Universidad Catolica del Ecuador, della Fundacion Otonga e del Museo di Storia Naturale di Verona.
Per maggiori informazioni:
World Biodiversity Association onlus
www.biodiversityassociation.org
OPO “Veneto” S.c.a.
www.ortovento.it