Asterisco Informazioni di Fabrizio Stelluto

Agenzia giornalistica, radiotelevisiva e di comunicazione

Maltempo: nel 2009 piogge raddoppiate rispetto a media

04/02/2009
Nel 2009 in Italia è raddoppiata in media la pioggia caduta ma i valori sono quasi triplicati nel Mezzogiorno ed in Sicilia con le campagne in tilt per danni alle coltivazioni, frane e smottamenti sul territorio. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati dell’Osservatorio agroclimatico dell’Ucea che ha registrato nel mese di gennaio in Italia una precipitazione cumulata superiore dell’82,3 per cento rispetto alla media dello stesso mese nel periodo 1971-2000.

A gennaio le precipitazioni sono state particolarmente intense nel mezzogiorno come in Sicilia dove è caduta il 172 per cento di pioggia in piu’ ma anche nel sud est (+165 per cento) e nel sud ovest (+156 per cento). Una situazione che fa seguito peraltro - sottolinea la Coldiretti - ad un dicembre 2008 che ha mostrato una tendenza analoga con le precipitazioni che sono state superiori del 92,3 per cento rispetto alla media dello stesso mese, anche se valori piu’ elevati si erano registrati al centro nord.

Il maltempo ha provocato gravi danni e disagi nelle campagne dove sono saltate le semine per il grano destinato alla pasta Made in Italy con un calo degli investimenti destinato a superare, il 20 per cento rispetto allo scorso anno. La pioggia e la neve - sottolinea la Coldiretti - hanno reso inaccessibili i terreni per le normali lavorazioni e le necessarie risemine.

Ad essere colpite dal maltempo sono anche altre coltivazioni e dalla Puglia alla Sicilia fino in Calabria e la Basilicata; è necessario - chiede la Coldiretti - avviare le procedure di delimitazione dei territori e di verifica dei danni per consentire la dichiarazione di calamità naturale per l'agricoltura. In Sicilia migliaia di ettari di terreno sono andati sott'acqua con frane e smottamenti che hanno provocato danni per milioni di euro con gli agrumeti trasformati in risaie, mentre si registrano smottamenti e frane nelle strade interne.

Le precipitazioni temporalesche persistenti confermano la sempre piu' elevata frequenza di eventi estremi che sono una espressione dei cambiamenti climatici in atto che - continua la Coldiretti - mettono in pericolo la sicurezza del territorio nazionale, dove sette comuni italiani su dieci sono interessati dagli oltre 21mila chilometri quadrati di territorio nazionale considerato a rischio per frane e alluvioni.

In Italia - sostiene la Coldiretti - ci sono 5.581 comuni, il 70 per cento del totale, a rischio idrogeologico dei quali 1.700 sono a rischio frana e 1.285 a rischio di alluvione, mentre 2.596 sono a rischio per entrambe le calamità, con la regione Calabria che si colloca ai vertici per pericolosità con il 100 per cento dei comuni coinvolti. Una situazione a cui non è certamente estraneo il fatto che - conclude la Coldiretti - dal 1982 al 2005 sono scomparsi quasi 6 milioni di ettari di suolo agricolo e che secondo le stime dell'Anbi nell'arco di tempo 1990-2016, se il ritmo di cementificazione del territorio rimanesse inalterato, si sara' persa una Superficie Agricola Utilizzata pari al 17,5 per cento del territorio nazionale, vale a dire un'area superiore a quella delle regioni Sicilia e Sardegna.

COLDIRETTI

Asterisco Informazioni
di Fabrizio Stelluto
P.I. 02954650277


e-mail:
info@asterisconet.it
redazione@asterisconet.it
telefono:
+39 041 5952 495
+39 041 5952 438
fax:
+39 041 5959 224
uffici:
via Elsa Morante 5/6
30020 Marcon (Ve)
Cartina

Questo sito è aperto a quanti desiderino collaborarvi ai sensi dell'art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: "Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni mezzo di diffusione".
La pubblicazione degli scritti è subordinata all'insidacabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione con la testata e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito.
Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al sito, anche se non pubblicati, non vengono restituiti.