Istat: a gennaio prezzi in contrazione
Nel mese di gennaio gli aumenti mensili più significativi sono stati rilevati per il comparto dei "Servizi sanitari e spese per la salute" e per "Altri beni e servizi" (in entrambi i casi gli aumenti mensili sono stati del +0,2%).In crescita anche i prodotti alimentari e bevande analcoliche, l’abbigliamento e calzature e il settore dei mobili, articoli e servizi per la casa (per tutti un +0,1%).
Rallentamenti interessanti si sono avuti anche nel settore alimentare di base, che però su base annua continuano a marcare aumenti incredibili. Un esempio per tutti, nel comparto alimentare si registra il rallentamento della crescita annuale dei prezzi di pane e cereali, passata dal +7,8% di dicembre al +7% di gennaio.
In particolare, il prezzo del pane risulta diminuito dello 0,1% rispetto a dicembre, con un aumento del 2,7% rispetto al 2008 (+3,4% a dicembre). Moderati aumenti congiunturali si registrano al contrario per i prezzi delle carni (+0,1%), il cui tasso tendenziale è sceso nell’ultimo bimestre dal +2,8% al più 2,6%.
Aumenti su base mensile (+0,1 per cento) si registrano inoltre per i prezzi del gruppo “Latte, formaggi e uova” che tuttavia determinano un significativo rallentamento del tasso annuale (dal +4,7% di dicembre al +4% di gennaio). In particolare, il prezzo del latte intero fresco si riduce lievemente (-0,1 per cento) su base mensile e aumenta del 4,3%sull’anno (in flessione rispetto al +5,7% di dicembre) mentre quello dei formaggi cresce dello 0,1% su dicembre e del 3,8% sull’anno.
Aumenti congiunturali si evidenziano anche per i prezzi del gruppo pesci e prodotti ittici (+0,8% rispetto a dicembre) che tuttavia fanno registrare un tendenziale pari al +3,1%, in calo dal +3,5% del mese precedente.
Il Presidente
Carlo Garofolini
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