Padova: il Santo apre le porte della città ai turisti
Il Santo è il principale fattore di notorietà internazionale di Padova: fino ad oggi, tuttavia, c’è stata una mancanza di conoscenza delle dinamiche e dei comportamenti dei flussi che gravitano attorno alla Basilica. L’Osservatorio Provinciale del Turismo ha promosso un’indagine sul profilo del visitatore antoniano, per creare un quadro di conoscenza oggettiva del fenomeno del turismo religioso a Padova e per intercettare le potenzialità turistiche legate allo sviluppo di questo segmento.
L’indagine è stata condotta con interviste dirette sulla base di un questionario predisposto ad hoc ed ha avuto tre contesti temporali di applicazione:
- prima fase 12 ottobre - 9 novembre 2005
- seconda fase: vacanze pasquali e ponte del 25 aprile 2006 (coincidente con la Maratona del Santo)
- terza fase: 13 giugno 2006 con la giornata di S. Antonio.
Per quanto riguarda la motivazione a visitare la Basilica del Santo, i visitatori possono essere distinti in:
· Antoniani 48%
Sono espressione rappresentativa del turismo religioso: indicano come motivo principale della visita la devozione al Santo o l’esperienza religiosa. Manifestano un’elevatissima motivazione al ritorno.
· Laici 52%
Sono associabili ad un turismo urbano: indicano come motivo principale della visita l’interesse storico-culturale o la visita turistica, associando anche la Basilica come contenuto previsto di un soggiorno in una città d’arte e di cultura. Manifestano maggiore propensione alla stanzialità; sono più rappresentati tra i giovani e nel nord Italia e dimostrano una migliore conoscenza della città e della regione.
Dai dati emerge poi un’importante distinzione tra il segmento del turismo organizzato e quello del turismo individuale/familiare.
· I gruppi organizzati (30% del totale)
Il turismo organizzato è escursionista o comunque poco stanziale. Manifesta una tendenza minore alla visita della città o ha in programma di spostarsi verso altre mete.
· Individuali/gruppi familiari (70% del totale)
Il segmento non organizzato degli individuale/gruppi familiari costituisce un elemento interessante nella fruizione turistica della città: manifesta una tendenza maggiore alla stanzialità (67,9% dei casi) con una la media dei pernottamenti (escludendo l’ospitalità presso parenti e amici) di circa 2,5 notti. Denota inoltre una migliore conoscenza della città ed una propensione maggiore verso il turismo urbano (il 48,/%, oltre alla Basilica, visita anche la città). Ha un buona propensione al ritorno anche in virtù del buon livello di accoglienza percepito.
Se per il turismo organizzato sarà necessario identificare nuovi strumenti per raggiungere i tour operator specializzati, ad esempio rafforzando la presenza di Padova nei tour religiosi nazionali e internazionali, in base ai risultati dell’indagine è stato identificato un target “pregiato” dal punto di vista turistico: il piccolo gruppo/la famiglia. Il rapporto tra la conoscenza del territorio e l’intenzione di tornare evidenzia infatti un ampio potenziale (79,7%) che è possibile intercettare diversificando le strategie di promozione e comunicazione. Si tratta di un segmento pregiato, un insieme di turisti che si auto-organizza, e che quindi è aperto a recepire i diversi itinerari in città e in provincia.
Ricerca motivazionale sul turismo religioso
A cura del Comitato Tecnico Area Ricerca Piano Strategico del Turismo:
Mario Gallon, Marzia Kichelmacher, Stefan Marchioro, Stefano Nagy, Gian Paolo Pinton