Posti di lavoro a rischio negli hotel
Il presidente Zanin punta il dito su chi approfitta della legge regionale per aggirare le regole e i principi della sicurezza: “Posso benissimo affittare fino a tre camere della casa in cui vivo, ma se comincio a ospitare turisti al di fuori della mia residenza o in più stanze, già sono fuorilegge. E le autorità di controllo dovrebbero verificare l’esistenza di questi requisiti: oltretutto perché in assenza di regole, tutto è possibile, anche gli incidenti. Le norme di sicurezza che rispetta un albergatore non sono certo quelle di un affittacamere che non è nemmeno tenuto ai presidi antincendio che a noi costano migliaia di euro, a registrare i documenti, a emettere scontrini fiscali...” Dichiarandosi perfettamente in sintonia con la posizione del presidente dell’Associazione Pubblici Esercizi di Padova Erminio Alajmo e con la Confesercenti, Zanin parla di un abusivismo che nel Veneto ha raggiunto i limiti di guardia in tutte le città d’arte, con picchi a Venezia e Verona. E richiede controlli: “Facile farli anche da Internet dove alcune strutture si confondono in mezzo agli alberghi e sembrano quasi hotel anche nella struttura, tranne per il fatto che per la colazione ci si deve spostare in bar esterni”. Se i prezzi delle camere stanno drasticamente calando, non deve far piacere al cittadino comune, spiega il presidente, perché è sintomo di provvedimenti che finiranno col ripercuotersi a livello occupazionale. “I prezzi alti di un 4 o 5 stelle sono motivati dall’elevato standard dei servizi e dai costi di gestione. Il calo di presenze nelle città d’arte del Veneto in gennaio e febbraio è stato drammatico, in alcuni casi pari al 20% e viene dopo un 2008 che ha chiuso in rosso”.
Ufficio stampa: Roberto Brumat