Quando si parla della strage dell’11 settembre 2001, tutti pensano alla caduta delle Torri Gemelle di New York, ma non tutti ricordano che un aereo si è schiantato anche a Washington, sul Pentagono, e meno ancora pensano a quell’aereo che si è schiantato in Pennsylvania, sul suolo, senza colpire un obiettivo preciso. L’aereo si chiamava United 93, da cui il titolo del film scritto e diretto da Paul Greengrass, che uscirà nelle sale italiane il 6 luglio 2006. Viene spontaneo chiedersi: perché l’United 93, a differenza degli altri aerei, pur compiendo una strage (nessuno, infatti, è sopravvissuto) non è stato dirottato su uno dei luoghi simbolo dell’America? Ne parla proprio il film, che ricostruisce quel tragico giorno da una prospettiva meno nota ma non per questo meno drammatica, anzi: anche quelle erano vittime, anche loro, sapendo del tragico destino che stava per compiersi, hanno subito pensato a chiamare i propri cari, a dire loro “vi amo tanto”. Ma United 93 è anche una storia di coraggio, perché i passeggeri, dapprima in balia dei kamikaze, hanno poi deciso di prendere in mano la situazione, affrontando i loro aguzzini fino a disarmarli ed arrivare poi alla sala di comando e cercare un ultimo, disperato tentativo di controllare l’aereo, di salvarsi… E fino alla fine, nulla è scontato, la speranza resiste, l’adrenalina è sempre altissima…
Dovendo affrontare lo sconfortante e gravoso compito di ri-creare gli eventi che ebbero luogo a
bordo del maledetto aereo e a terra, Greengrass e i suoi ricercatori hanno fatto appello a miriadi di fonti, conducendo lunghissime interviste faccia a faccia con le famiglie dei 40 passeggeri e dell’equipaggio, con i membri della Commissione 11/9, con i controllori di volo e con il resto del personale militare e civile che ha partecipato agli eventi di quel giorno. Queste interviste sono state poi ordinate e, insieme ai dettagli delle registrazioni di volo, dei documenti pubblici e dei fatti storici, sono diventate la base del film, che è poi stato interpretato da un ensemble di attori bravi ma ampiamente sconosciuti – presentati democraticamente come dei casuali passeggeri di uno stesso volo – le cui improvvisazioni, basate sui fatti e dirette con intelligenza, hanno creato lo straziante dramma umano catturato dalle cineprese di Greengrass.
Il risultato è uno studio penetrante e incisivo - filmato in tempo reale – dell’incendiaria collisione
tra la modernità e il vecchio mondo… e del coraggio nato in una circostanza così terribile.