Quote latte: grazie a Confagricoltura modifica Decreto Zaia
Confagricoltura è intanto soddisfatta della prima richiesta di grande rilievo accettata dal Parlamento e che prevede l’abbandono dei ricorsi pendenti presso i tribunali da parte degli splaffonatori.
Confagricoltura Vicenza, tuttavia, insiste anche sulle altre modifiche; il Direttore, Paolo Sordo, chiama in causa altri attori che, negli ultimi anni, hanno riempito le pagine dei giornali: Mauro Giaretta, presidente degli allevatori dei Cospa, e Diego Meggiolaro, Presidente di Coldiretti Vicenza, che fino a qualche tempo fa dichiarava come i ricorsi e l’atteggiamento dei Cospa mettessero a repentaglio la vita dei produttori onesti.
E’ un fatto che non può passare inosservato- insiste Sordo - che chi si è presentato come rappresentante unico dell’agricoltura vicentina, rivestendo incarichi di prestigio nelle varie istituzioni quali Camera di commercio, Fiera, Vicenza qualità… non sia sceso in campo a far sentire la propria voce a fianco degli allevatori onesti, che si vedono apostrofati come “gli sciocchi che hanno pagato”.
Nessuno, tanto meno il sig. Giaretta, può insegnare la strategia a Confagricoltura: qui non si tratta di individuare sanatorie per chi ha prodotto in eccesso, ma di rispettare le regole.
Gli chiedo anche: Perché ora vuole produrre con le quote, quando ha sempre sostenuto il contrario? Aggiungo che è strumentale sostenere l’allineamento delle quote alla reale produzione, perché gli “splaffonatori”, disobbedendo alle normative, hanno potuto produrre molto più degli allevatori onesti, altresì costretti all’interno delle quote; è paradossale che venga premiato chi, con un atteggiamento irresponsabile, ha fin qui fortemente danneggiato non solo il settore, ma l’immagine dell’intero Paese. Cosa sarebbe successo se tutti si fossero comportati come i Cospa? E aggiungo che il tasso del 6%, previsto dal Decreto Ministeriale per la rateizzazione nel pagamento delle multe, è di gran lunga inferiore a quello spesso pagato dai produttori onesti costretti, negli anni scorsi, a finanziamenti bancari per l’acquisto delle quote latte. >
Per Confagricoltura la verità sta nei numeri sul prelievo, indicati nella relazione tecnica d’accompagnamento al Decreto: oltre il 70% di 1,671 miliardi di euro, ancora da riscuotere a titolo di prelievo, è dovuto, su di un totale di 8.404 posizioni a debito, da non più di 2.000 realtà produttive; di queste 686 sono responsabili di circa l’80% del prelievo riferibile all’ultima campagna.
“PRELIEVO” DA RISCUOTERE
Aziende Importo
Prelievo da riscuotere esclusa rateizzazione 8.404 1.671
di cui
da aziende attive 4.265 1.386
da aziende non più attive 4.139 285
esigibile da aziende attive 1.765 459
non esigibile da aziende attive 2.500 926
Elaborazioni Confagricoltura su dati
“relazione accompagnamento decreto legge”
Aziende a prelievo Periodo 2007/2008 per produzione non compensata
n aziende prelievo milioni di euro esubero ton
Grandi splafonatori 686 130.777 469.916
Altre aziende 820 37.901 136.185
Totale Aziende 1.506 168.678 606.101
% Grandi splafonatori 46% 77% 77%
% Altre aziende 54% 23% 23%
Elaborazioni Confagricoltura su dati
“relazione accompagnamento decreto legge”