Ecco il "piano casa"
In generale sarebbero ampliati anche i casi in cui basterebbe una semplice dichiarazione per cominciare a costruire nuove case, senza passare attraverso le autorizzazione dei Comuni.
Quanto agli sconti fiscali dovrebbero essere, invece, proprio i Comuni a concederli fino al 20% per ampliamenti e ristrutturazioni e del 60% se la casa e’ destinata a prima abitazione del richiedente o di uno suo parente entro il terzo grado.
Tutti questi interventi debbono rispettare le norme sulle distanze e quelle di tutela dei beni culturali e paesaggistici, non potranno riguardare edifici abusivi, o che sorgono su aree destinate ad uso pubblico o inedificabili, non potranno essere invocate per aprire grandi strutture di vendita, centri commerciali.
Si tratterebbe, quindi, di un intervento di edilizia popolare con un piano da 550 milioni concordato con le Regioni: le case saranno date in affitto a giovani coppie, anziani, studenti e immigrati regolari, con diritto di riscatto.
Il Presidente
Carlo Garofolini
http://www.associazionedifesaconsumatori.it/