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I ticket per i bus turistici strangolano imprese e turismo

12/03/2009
I tour operator internazionali stanno dirottando il turismo di massa su altri Paesi, dalla Grecia alla Spagna, con gravi ricadute su tutta la filiera turistica del nostro Paese: viaggiare in Italia e visitare le Città d’Arte, infatti, sta diventando sempre più caro anche a causa dei ticket imposti dai Comuni per l’accesso degli autobus turistici nelle città.

Un fenomeno che sta assumendo dimensioni sempre più rilevanti e preoccupanti e rischia di compromettere irrimediabilmente la sopravvivenza delle imprese di noleggio autobus con conducente che esercitano servizi turistici, con gravissime ripercussioni sull'intera filiera del turismo del nostro Paese.

L’allarme è lanciato dalle più rappresentative sigle regionali del settore noleggio bus: Confartigianato Bus Operator, Anav e Fita-Cna, in rappresentanza di circa 400 imprese private venete, di piccole e medie dimensioni, che operano nel settore del trasporto di persone effettuato mediante autobus, e che denunciano le ingenti ed inique tasse imposte dai comuni al servizio turistico.

Già nel novembre del 2005, gli operatori di Bus Turistici avevano “occupato pacificamente” la tangenziale di Mestre per protestare, primi in Italia, contro una gabella medioevale: il ticket ztl. Ora, a più di tre anni di distanza, e nel mezzo di una crisi mondiale di proporzioni epocali che potrebbe anche rivalutare il turismo “economico” garantito dai Bus Turistici, questi balzelli, che presentano anche dubbi di legittimità in quanto lesivi della concorrenza modale (ovvero rendono più oneroso il servizio dei bus turistici rispetto ad altri mezzi di trasporto), si rivelano alla fine dannosi per l’intero sistema Paese e non risolvono, neanche in parte, i gravi problemi della congestione del traffico e dell'inquinamento atmosferico ed acustico dei centri urbani delle grandi città.

“Aderiamo allo stato di mobilitazione del settore –dichiarano Battistuzzi Adriano, Buoso Roberto e Massimo Fiorese, leaders veneti di settore rispettivamente di Confartigianato, Anav e Cna Fita- e garantiamo da subito una massiccia delegazione veneta alla manifestazione di protesta che si terrà entro fine mese a Roma”. “Chiediamo –proseguono i tre Presidenti- interventi urgenti da parte delle Autorità interessate affinché si ponga fine a questa iniqua e perniciosa situazione per le imprese e per il Turismo italiano; è urgente l’insediamento di un tavolo tecnico presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, a cui partecipino i rappresentanti delle Regioni e degli Enti Locali interessati, per individuare soluzioni alternative che possano soddisfare le esigenze di tutte le parti interessate e che soprattutto impediscano il collasso di un intero settore produttivo, come quello del noleggio bus turistici”.

Alcuni numeri di Fonte Asm – sulla ztl veneziana

Il pedaggio per entrare a Venezia è il più oneroso d’Italia 340 euro a Bus

Nel 2007 sono transitati nella ZTL veneziana 67.969 bus turistici (circa 2.000 in meno degli anni passati!) che hanno portato nelle casse comunali di Venezia circa 10 milioni di euro.

Dal 2004, data di entrata in vigore del balzello ad oggi, sono entrati complessivamente nelle casse comunali 50milioni di euro!

La situazione dei ticket in Italia (valori massimi a pulman)

Tre Cime di Lavaredo 90 euro

Mantova 70 euro

Milano è stato introdotto il sistema dell'Ecopass per tutti i veicoli;

Venezia, in alta stagione 340 euro

Cavallino-Treporti 150 euro

Verona, introdotto a novembre 2008 30 euro

Assisi 90 euro

Perugia 52 euro

Firenze 240 euro

Pisa 109 euro

Siena 100 euro

Lucca 36 euro

San Gimignano, Volterra

Montepulciano, Montecatini 70 euro

Accesso al porto di Livorno 20 euro

Roma 150 euro

Costiera Amalfitana 240 euro

Monreale (Palermo) 65 euro.

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