Il morire tra ragione e fede
Per questa ragione il convegno, che vede in Padova e nella sua storia universitaria - di cui Galileo è segnavia - un teatro privilegiato, intende mostrare che quando è in primo piano l'essenza dell'umano, ossia l'intelligenza e la capacità di ragionare secondo intelletto, svanisce qualsiasi paura del confronto.
In questa logica venerdì 20 marzo alle ore 10.30 i lavori saranno aperti da una tavola rotonda in cui si confrontano il filosofo Emanuele SEVERINO e il Patriarca di Venezia Angelo SCOLA, con la mediazione dell’editorialista del Corriere della Sera Armando TORNO.
La scelta del confronto Scola-Severino nasce da istanze di carattere scientifico: entrambi sono, pur affacciati su sponde opposte, allievi dello stesso maestro, Gustavo Bontadini.
Inoltre, come Angelo Scola è tra i teologi più preparati dal punto di vista filosofico dall’altro Severino è anche il filosofo la cui sistematica riflessione è stata giudicata, in pieno accordo con lo stesso pensatore, inconciliabile con la dottrina cattolica.
‹‹Con questo convegno – dice Ines Testoni organizzatrice dell’incontro e direttore del Master in Death studies & the end of life dell’Ateneo patavino - Padova mostra, nell'accordo che unisce le istituzioni del governo della città con quelle che amministrano il sapere scientifico e religioso, che il confronto non è mai temibile, neppure quando in gioco ci siano i difficili temi che riguardano la gestione dei confini tra la vita e la morte. Su questa via è possibile trovare le risposte più difficili in cui ognuno si senta rispettato in quanto soggetto››.
Il convegno che avrà luogo nei giorni di venerdì 20 marzo, a Palazzo del Bo in Archivio Antico, e sabato 21, alla Facoltà Teologica del Triveneto in via del Seminario 29, vedrà il contributo di psicologi, filosofi, giuristi, medici, pedagogisti, accedemici e professionisti impegnati nella ricerca sui temi della fine-vita che presenteranno oltre cinquanta relazioni scientifiche.
Sito del convegno: http://endlife.cab.unipd.it/convegno
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