ANBI: “Sul Po vanno fatte rispettare le norme - la situazione del fiume e’un’emergenza nazionale”
“Sulla gestione delle acque del fiume Po- ha proseguito Gargano- vanno fatte rispettare le leggi, che prevedono che, dopo l’utilizzo umano, venga quello agricolo ed è evidente che si tratta di un problema economico che va oltre l’agricoltura. E’ quindi molto preoccupante che l’Assessore all’Ambiente della Regione Veneto denunci che i concordati rilasci dai bacini idroelettrici lombardi non portino alcun beneficio all’asta del Po, giacchè le erogazioni dai grandi laghi alpini verso la valle padana non solo non sarebbero aumentate, ma addirittura diminuite. Interessi particolari- ha denunciato ancora il Presidente A.N.B.I.- stanno pregiudicando un bene collettivo, quale il territorio ed il suo ambiente. Serve un governo del bene acqua; per questo ribadiamo la necessità che la “cabina di regia” presso l’Autorità di bacino del fiume Po diventi permanente. L’insufficienza idrica è solo uno dei problemi che affliggono il principale fiume italiano, il cui alveo si abbassa ormai di una decina centimetri all’anno. Prima che sia troppo tardi, bisogna affrontare la questione Po come un’emergenza nazionale.”
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