Carlo Goldoni – Venezia Gran Teatro del Mondo
«È un traguardo prestigioso - afferma Amelia Fiorenzato - che conferma il valore internazionale raggiunto da una produzione di qualità come questa. Ancora una volta la cultura italiana si conferma come un brand prestigioso sia nel mercato dell’audiovisivo che nelle rassegne cinematografiche e televisive più importanti al mondo. Questo risultato premia le capacità produttive dell’imprenditoria veneta ed è la riprova che la cultura resta uno degli asset strategici della nostra presenza, anche imprenditoriale, nel mondo».
Vip è l’acronimo di Valori, Idee, Progetti.
Mediacom fonde i concetti di Mass Media e Comunicazione.
Amelia Fiorenzato ha fondato Vip Mediacom con l’obiettivo di dare spessore al lavoro di ricerca e innovazione che i suoi professionisti sviluppano ogni giorno nel campo dell’entertainment, e con l’ambizione di promuovere la qualità e il talento, l’originalità e la fantasia. Oggi è una delle pochissime aziende italiane attive in ambito multimediale a rappresentare l’Italia a importanti eventi internazionali come Hot Docs a Toronto, SunnySideOftheDoc in Francia, il Fiction Fest a Roma, le Vetrine del Cinema Italiano a Parigi, l’IDFA ad Amsterdam, il Discop in Ungheria, il World Congress of Science and Factual Producers, grazie anche alle partnership con l’Ice, l’Istituto italiano per il commercio estero, con Doc It ed EDN.
L’obiettivo dell’azienda è infatti quello di sviluppare una maggiore presenza sui mercati internazionali, grazie ad alleanze con partner italiani ed esteri – co-produttori e broadcasters – e di promuovere lo sviluppo di progetti audiovisivi che valorizzino le nostre risorse artistiche e produttive nel mondo. Le iniziative imprenditoriali in ambito audiovisivo – e la stessa produzione del film su Goldoni l’ha confermato – recano infatti vantaggi a tutta la filiera attiva sul fronte turistico-culturale, e non solo.
Prima di approdare al Festival di Montréal, infatti, la docu-fiction su Carlo Goldoni, , nel 2007 è stata presentata in anteprima alla 64° Mostra del Cinema di Venezia, nel 2008 alla 4° edizione dell’European Film Festival di Toronto ed è poi stata programmata tra le manifestazioni dell’VIII Settimana della Lingua Italiana nel mondo, dagli Istituti Italiani di Cultura di Francoforte, Vilnius e Lubiana.
SCHEDA
TITOLO Carlo Goldoni
Venezia Gran Teatro del Mondo
UN FILM DI Alessandro Bettero
CON
Alessandro Bressanello, Olivier Bayle Videau, Michel Colin, Tiziana Grillo, Roberto Puliero, Flavio Rover, Jean Louis Vern, Angelo Zampieri, Loredana De Luca
INTERVENTI DI
Luca De Fusco, Lluís Pasqual, Pierluigi Pizzi, Luca Ronconi, Maurizio Scaparro, Ferruccio Soleri, Carmelo Alberti
TESTI
Luigi Lunari
PRODOTTO DA Amelia Fiorenzato – Vip Mediacom
LOCATIONS Italia, Francia
FORMATO HD 1080p 16:9 colore
LINGUA Italiano, inglese, francese, giapponese
SITO WEB www.goldonithemovie.com
Nel docu-drama rivivono, alla vigilia della Rivoluzione Francese, lo splendore e la decadenza di Venezia e di Parigi raccontate attraverso gli intrighi e i conflitti dei loro teatri, dove il commediografo Carlo Goldoni introdusse la sua riforma, quella del cosiddetto teatro di carattere, che sostituì le maschere della Commedia dell’Arte con i volti e i sentimenti della borghesia e del popolo.
Recitato in italiano e in francese per la parte della rievocazione storica, il film si sviluppa attorno a un momento-chiave della vita di Goldoni: la sua riforma del teatro che anticipò, sulle scene, la Rivoluzione Francese. In quel periodo, a Venezia si scontravano la tradizione della Commedia dell’Arte, le opere di Carlo Gozzi, e il nuovo teatro di Carlo Goldoni, ovvero il cosiddetto “teatro di carattere” che bandiva dalle scene le maschere, l’improvvisazione, i miti classici, gli dèi, gli eroi, le storie con protagonisti irreali o fantastici e proponeva personaggi ispirati alla vita di ogni giorno, come borghesi, mercanti e popolani, portati in scena e fatti parlare alla stregua della gente comune.
La riforma di Goldoni scatenò invidie e rancori. E i conflitti, anche acerrimi, che ne derivarono, culminarono in occasione delle feste di Carnevale del 1762: l’ultimo di Goldoni a Venezia, seguito dalla sua partenza per Parigi dove il commediografo trascorse gli ultimi 31 anni della sua vita.
Il film di Alessandro Bettero è anche un omaggio corale alla gloria di Venezia e al teatro, di cui la città lagunare, nel Settecento, era ancora indiscussa capitale europea con le sue innumerevoli sale.
Una parte dei costumi è stata creata da Rubelli – nota griffe veneziana di tessuti, già fornitrice di famosi set di film hollywoodiani – ispiratasi ai celebri ritratti di Pietro Longhi. Accurata anche la ricostruzione storica con arredi, gondole e carrozze originali, oltre alle affascinanti immagini d’epoca della Collezione Minici-Zotti.
Il film si dipana tra scene di fiction, brani scelti di alcuni inediti allestimenti teatrali di opere goldoniane, e gli interventi di Luca Ronconi, Pierluigi Pizzi, Maurizio Scaparro, Luca De Fusco, Lluís Pasqual, Carmelo Alberti e Ferruccio Soleri (l’Arlecchino più famoso al mondo).
Questo è stato possibile grazie alla collaborazione fattiva di importanti istituzioni teatrali italiane come la Biennale Teatro di Venezia, il Teatro Stabile del Veneto, il Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa, il Teatro Stabile di Bolzano. Quasi duecento, anche grazie alla collaborazione di FITA Veneto, gli attori e i figuranti coinvolti nelle riprese, effettuate a Venezia, Padova e in Francia a Parigi e a Versailles, nei luoghi in cui Goldoni visse e operò.
La macchina da presa si muove tra calli, campielli, palazzi veneziani, ma anche tra le ville patrizie dell’entroterra veneto evocando il Settecento veneziano, e scoprendo scorci originali che si dissolvono tra le eterne pennellate di Canaletto e Longhi, Guardi e Tiepolo, accompagnate dalle note immortali di Vivaldi e Galuppi, Albinoni, Corelli e Marcello.
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