Il boom registrato da arrivi e presenze nei bed and breakfast vicentini dimostra la voglia di un approccio diverso al territorio, ora ulteriormente accentuato dalla crisi economica mondiale. Il turismo agricolo locale rischia, però, di non cogliere l'occasione e vede ulteriormente ridotta la propria quota di mercato: cresce, infatti, assai meno dei diretti concorrenti; secondo l'analisi di Confagricoltura, si è passati dal 2,32% del 2007 al 2,23% dello 2008.

“Tale dato obbliga ad una profonda riflessione – spiega Paolo Sordo, Direttore di Confagricoltura Vicenza – perché dimostra la debolezza strutturale dell’offerta agricola, inadeguata a rispondere alle esigenze di chi cerca un forte legame con il territorio: nella generalità dei casi, l’offerta risulta poco caratterizzata.”

Per questo, è stato deciso di investire importanti risorse per la valorizzazione del circuito, denominato Ville Agricole Vicentine, che raggruppa 14 dimore d’epoca, 11 agriturismi e 22 aziende di produzione, soprattutto vitivinicola: il sito web (www.villeagricole.com) è stato recentemente rinnovato e presenta sezioni speciali dedicate ai prodotti tipici, nonché alla cultura locali con un'ampia biografia del Palladio; entro breve, un'apposita newsletter raggiungerà, tra gli altri, oltre 600 tour operators nel mondo.

“Le ville venete sono un patrimonio conosciuto ovunque – sottolinea Sordo – Molte sono nate da esigenze di gestione agricola del territorio, oltre che come luoghi di villeggiatura e ristoro dalla concitata vita delle capitali rinascimentali. Rilanciarle, attraverso il circuito che abbiamo promosso, riteniamo possa essere una scelta strategica determinante.”

Molte ville del territorio vicentino già oggi sono aperte al pubblico; alcune sono anche in grado di offrire ospitalità, prodotti locali e vini di pregio. Splendidi parchi fanno da cornice alle bellezze architettoniche: si possono ammirare piante e giardini di rara bellezza, vere e proprie perle del florovivaismo di alta qualità.